Palermo, futuro alla Zambrotta per Di Matteo?

02.01.2011 13:23 di  Giuseppe Nigliaccio   vedi letture
 Palermo, futuro alla Zambrotta per Di Matteo?
TuttoPalermo.net
© foto di A.Mariani/TuttoAtalanta.com

Fra i giovani rosanero più interessanti attualmente in serie B vi è sicuramente Luca di Matteo (22), attualmente titolare nel Vicenza che, fra l’altro, detiene la comproprietà del cartellino del giovane esterno. Il giocatore, giunto a Palermo nel gennaio 2008, è nato calcisticamente come esterno alto, e la società rosanero lo acquistò come elemento di prospettiva da inserire nel 4-4-2/4-2-3-1 utilizzato in quella stagione, con alterne fortune, da Stefano Colantuono (Francesco Guidolin allenò i rosanero, da novembre a marzo, ma non riuscì né a dare la sua impronta alla squadra né a dettare le linee guida del mercato ). Con l’arrivo di Davide Ballardini nel settembre 2008 e il definitivo passaggio al centrocampo al tre il giovane esterno, che ha in Giulio Migliaccio un grande estimatore, non trovò più spazio in Sicilia e inizio un lungo peregrinare nella serie cadetta ( Cittadella, Crotone e adesso Vicenza dove si sta imponendo)  e ha trovato appunto  nella città veneta la piazza ideale per la sua definitiva esplosione. In seguito al cambiamento tattico voluto dal tecnico Maran che ha portato il Vicenza a giocare con il 3-5-2, Di Matteo ha imparato a coprire l’intera fascia, prestando la dovuta attenzione anche alla fase difensiva. Il fatto che il giocatore pescarese - che ha nella capacità di crossare dal fondo saltando l’uomo una delle sue caratteristiche migliori - stia imparando anche a difendere, ricorda, con le dovute proporzioni, l’evoluzione calcistica di Gianluca Zambrotta, il quale nato ala nel Bari, è passato alla Juventus come terzino divenendo uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Molti vedono in Luca di Matteo un giovane in grado di ricoprire, in un breve futuro, il ruolo di terzino ad alti livelli. Anche la società rosanero starebbe valutando la possibilità di non cedere il cartellino del giovane esterno, credendo di avere già “in casa” un giocatore  dotato delle potenzialità per diventare a breve il degno erede dei nazionali Cassani e Balzaretti.