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TUTTOPALERMO.NET - Ex Palermo, Favo: "I rosa possono fare un buon campionato. Gilardino, se in forma, può essere determinante. Mancanza di strutture al sud? Il vero problema è..."

05.09.2015 16:43 di  Marcello Scuderi   vedi letture
ESCLUSIVA TUTTOPALERMO.NET - Ex Palermo, Favo: "I rosa possono fare un buon campionato. Gilardino, se in forma, può essere determinante. Mancanza di strutture al sud? Il vero problema è..."
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Massimiliano Favo, ex centrocampista e capitano del Palermo con 162 presenze e 5 reti in rosanero tra il 1989 ed il 1994, è stato intervistato in esclusiva da Rosario Carraffa, Gil Cusimano e Marco Di Girolamo per TuttoPalermo.net durante la trasmissione radiofonica "Today Sport", in onda ogni sabato e domenica dalle 14:05 alle 17:00 su Radio Tivù Azzurra.

Come vedi questo Palermo?
"E' una bellissima scoperta di questo inizio di campionato. Molte squadre che puntano alla metà classifica sono partite bene, a scapito di alcune delle blasonate. C'era un pò di scetticismo a Palermo per la mancanza di una punta di peso, adesso è arrivato Gilardino, sperando abbia una condizione fisica buona e buona integrità. Spero che i rosanero facciano un gran campionato, cinque anni a Palermo sono difficili da dimenticare, quindi mi piacerebbe vedere i rosanero fare grandi cose, secondo me può arrivare dietro le prime".

Adesso tu sei allenatore, che differenze vedi rispetto a quando eri giocatore?
"Il calciatore pensa molto individualmente, anche se essendo centrocampista io pensavo già da allenatore in campo. Un allenatore deve essere molto altruista, pensare sempre al gruppo e soprattutto proiettarsi sempre alla partita successiva, cosa che un calciatore fa meno. Il giocatore sa di avere una carriera breve e vuole anche massimizzare il possibile, cosa che non vale invece per chi allena, senza contare che quando ti ritrovi ad essere allenatore sei in un'età più matura".

Hai allenato e giocato spesso al sud, come vedi queste realtà e soprattutto i calciatori del sud che hanno forse difficoltà a trovare le strutture adeguate?
"Ho avuto la fortuna di stare molto al sud, anche per scelta, esaltiamo le vittorie ed esasperiamo le sconfitte, sono cose che ti restano dentro, non tutti riescono a convivere con certe pressioni. I calciatori del sud sono più abituati a sopportare questo genere di pressione, essendo appunto una normalità, spesso chi invece è abituato a piazze più tranquille poi in queste realtà si perde. Per quanto riguarda le strutture penso sia una cosa marginale, basti pensare al calcio sudamericano che non ha chissà quali strutture eppure si esprime sempre a buoni livelli e sforna tantissimi talenti, credo quindi che il talento esca a prescindere dalle strutture. Credo che il problema ormai sia che il calcio i ragazzi lo giochino più alla PlayStation che non in strada con un pallone, come invece si faceva ai miei tempi".

Come vedi l'avventura di Dybala alla Juventus?
"E' un grandissimo talento, però è arrivato in bianconero in un momento delicato e di rinnovamento, visto che sono andati via personalità importanti. Dal punto di vista tecnico è una certezza, ma dal punto di vista caratteriale non è ancora pronto a sostituire uno come Tevez, deve crescere, ha grandi prospettive".

Per chiudere, da napoletano come vedi l'avvio del Napoli?
"Io ero molto pro-Benitez, perchè conoscendo la piazza napoletana so che non ha la pazienza di attendere. Sarri è un buon allenatore ma ha bisogno di progetto e prospettiva, non è un'allenatore da vittoria istantanea. Il tifo napoletano in questo momento vuole vincere subito, non vuole aspettare, in questa fase di ricostruzione credo che il Napoli sia dietro alle altre Tornando a parlare del Palermo secondo me arriverà a ridosso delle cosidette grandi".