Ex Figc, Abete: "Io avrei contato fino a trenta"

14.05.2019 20:34 di  Roberto Ospedale   vedi letture
Giancarlo Abete
TuttoPalermo.net
Giancarlo Abete
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

L'ex presidente della Figc Giancarlo Abete, intervistato dai colleghi di Tutto Mercato Web, ha ha parlato sul provvedimento del TFN e della susseguente assemblea di Lega B che ha di fatto spedito il Palermo in serie C, ecco quanto estrapolato da TuttoPalermo.net: "Il provvedimento relativo al Palermo è immediatamente esecutivo e in quanto tale determina degli effetti. Ciò non toglie che il Palermo stia all’interno di un percorso di Giustizia Sportiva e quindi ha la possibilità attraverso gli altri gradi di portare avanti le proprie ragioni. Il provvedimento è esecutivo, questo determina degli effetti. Se il Palermo dovesse avere una situazione di modifica della decisione nelle sedi successive avrebbe tutto il titolo di far valere le situazioni sportive. Il Palermo è stato retrocesso e questo determina comunque uno scorrimento della classifica. Ma qualunque procedimento di Giustizia Sportiva passa attraverso alcuni gradi di giudizio. La situazione è complessa per i soggetti interessati; rimane una valutazione di fondo: il dominus, perché le norme dicono questo, rimane l’organo di Giustizia Sportiva. Da un punto di vista concettuale capisco le varie tesi. Chi la fa troppo semplice commette un errore... senza dubbio c’è un provvedimento intervenuto il giorno dopo la fine del campionato. L’organizzazione dei campionati è affidata alle Leghe che hanno il dovere di rispettare le decisioni degli organi di Giustizia Sportiva. La Lega B ha ritenuto che fosse il passaggio corretto, in ogni caso rimane una titolarità piena dell’organo di Giustizia Sportiva. Se fossi il Palermo mi concentrerei sul ricorso: se determinasse una fattispecie diversa rispetto alla decisione del TFN potrebbe far valere le proprie ragioni”. L'ex presidente federale Abete ha anche analizzato come si potrebbe difendere nel caso in cui i Play off verranno ugualmente disputati: "Potrebbe chiedere in base alle norme una situazione che legittimi il fatto di non avere potuto partecipare in relazione ad un iter comunque breve. Bisognerà capire se la decisione in secondo grado sarà in linea con ciò che ha detto il TFN oppure no. Io sicuramente prima di prendere una decisione del genere avrei approfondito meglio le carte. Sono sempre abituato a contare fino a trenta prima di prendere un provvedimento del genere. Sarei stato un po’ più prudente. Credo che la FIGC stia approfondendo il problema di natura giuridica. A breve ci sarà un Consiglio Federale e mi sembra che ci siano tutte le condizioni per ottenere un momento di confronto e capire meglio le situazioni in essere. Da parte di tutti ci vorrebbe meno propaganda, il calcio è un fatto di comunicazione ma anche se fai comunicazione i problemi restano. Quando ci fu il problema Parma si disse che non ci sarebbero stati più problemi e invece questi sono anche aumentati. Sarebbe opportuno evitare di fare propaganda. Comunque ho grande fiducia nel Presidente Gravina che nei limiti della sua titolarità sa governare al meglio".