La Marsa I.G.S Football Conference - Palermo, Foschi: "Sono innamorato di questa città, mi dispiace vedere pochi tifosi allo stadio. Il calcio di oggi è cambiato, dobbiamo rendercene conto. Andiamo in A e tutto può cambiare"

03.10.2018 16:26 di  Francesco Paolo Palazzo   vedi letture
La Marsa I.G.S Football Conference - Palermo, Foschi: "Sono innamorato di questa città, mi dispiace vedere pochi tifosi allo stadio. Il calcio di oggi è cambiato, dobbiamo rendercene conto. Andiamo in A e tutto può cambiare"
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© foto di Chiara Biondini

A "La Marsa I.G.S. Football Conference", è intervenuto  il direttore sportivo del Palermo Rino Foschi che ha parlato del momento di salute della squadra rosanero, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: "Sono un poco emozionato di tornare a Palermo e voglioso di fare bene. Quando venni nel 2002 venivo dal Verona, era molto difficile venire a Palermo perché fino ad allora non aveva fatto granché. Con questo Zamparini andammo in Champions, poi ce la tolsero ma vabbè. Sono stati sei anni bellissimi. Serie B, poi la A, l’Europa con tutti quei nazionali. Per questo devo ringraziare Zamparini perché senza lui non avrei mai potuto fare quello che ho fatto. Oggi sono tempi diversi per tutti nel mondo del calcio. Abbiamo fatto un mercato particolare quest’anno vista la mancata promozione con l’obiettivo di tornare in A. Non abbiamo più l’appoggio del pubblico, basti vedere la differenza tra il primo anno in A con 33 mila abbonati e i 4 mila di oggi. Noi abbiamo una rosa competitiva per il traguardo promozione e se ci riuscissimo si metterebbe tutto al proprio posto e cambierebbe tutto. Palermo è la quinta città d’Italia e attirerebbe tanti sponsor e diritti tv vista l’importanza. Io spero che poi verrà qualcuno delle nuove leve al mio posto e fare calcio qui perché fare calcio a Palermo è una esperienza bellissima. Tutto è difficile ma io sono positivo. Due anni fa venni con la voglia di far bene. Era una squadra in serie A ma non mi trovai bene, lo dico chiaramente. Sono un tipo geloso, al massimo subisco il presidente ma nessun altro. Non ero in grado di lavorare con tranquillità nonostante io sia innamorato di questa squadra. Per quanto riguarda il mercato posso dire che abbiamo in rosa 12 giocatori per la difesa. Ovviamente siamo sempre pronti alle opportunità seguendo tanti giovani che potrebbero essere il futuro di questa squadra. Alcuni giocatori in scadenza volevamo venderli per fare moneta ma la nostra richiesta era più alta della domanda. Poi sono rimasti ma li teniamo volentieri come restano anche loro con piacere. Vediamo pian piano di risolvere i contratti in scadenza. Il mio carattere mi ha condizionato molto. Mi ha fatto fare anche cose importanti perché bisogna avere carattere in questo mondo ma sicuramente mi ha condizionato molto. Ricordo ancora che durante la partita famosa a Genova contro la Sampdoria quando perdemmo la Champions. Fui cacciato dal campo e la televisione inquadrò tutto ciò che dissi. Dopo qualche giorno mi arrivò una lettera dal Vaticano dicendomi che non ero un esempio per i ragazzi. Nella trattiva di Clemenza mi sono scaldato parecchio. Era uno dei giocatori che volevo per il Palermo e mi è sfuggita il giorno prima per la poca serietà della società con cui trattavo ma il ragazzo non centra nulla. La Gumina era già della Sampdoria poi grazie anche al procuratore è andato all’Empoli. Mi dispiace perché ho perduto due amici come Sabatini e Ferrero ma abbiamo incassato 9 milioni. Parlare di Serie A con questo mercato non è una cosa impossibile. Dobbiamo renderci conto che la storia è cambiata. Il Palermo è in difficoltà e dobbiamo rendercene conto. Zamparini definì il mercato di due anni fatto di scarti come Pinilla e Cigarini?  Zamparini è questo. L’ho detto che la nostra storia è di odio e amore ma posso dire che è uno dei migliori presidenti che abbia mai avuto”. Sull’esonero di Tedino: “L’esonero di Tedino parte da lontano. Non era l’allenatore di Zamparini probabilmente. Stellone ha finito con la famosa partita di Frosinone ed era in ballottaggio per restare in panchina. Mi dispiace per Tedino perché è una persona seria”. Sulla partita con il Frosinone dello scorso anno: "Diciamo che il Palermo è stato molto sfortunato e il Frosinone molto fortunato. NOn fatemi parlare di più per evitare di prendere altre squalifiche".