Palermo, Baccaglini: "La società sarà mia al 100%. Zamparini non potrà cambiare idea. Darò le garanzie richieste a tutti. Non voglio fare false promesse"

25.03.2017 19:40 di  Claudio Puccio   vedi letture
Palermo, Baccaglini: "La società sarà mia al 100%. Zamparini non potrà cambiare idea. Darò le garanzie richieste a tutti. Non voglio fare false promesse"
© foto di Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net

Durante una diretta streaming sul profilo ufficiale Facebook de La Repubblica, il Presidente rosanero Paul Baccaglini ha risposto alle tante domande arrivate dai tifosi toccando svariati argomenti, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: "Maurizio Zamparini è di lato, non dietro. E’ un collaboratore, l’operazione è stata grande. L’affare riguarda l’intero gruppo Zamparini che è immenso. Dopo molti mesi abbiamo trovato un accordo che soddisfi tutti. Il Palermo rappresenta la punta di diamante, eccomi qua. Ci ho messo faccia ed entusiasmo. Prendo io tutto al 100%, l’iter burocratico sta procedendo secondo le tappe prestabilite. I soldi ci sono  state tranquilli. Una squadra di calcio ha molte varianti, ma non si può semplificare troppo. La società non ha un prezzo prestabilito. Esistono strutture alternative a quelle che vediamo con i cinesi o sceicchi e che sono altrettanto valide. Il collegamento solleva sempre tanti dubbi. Piano piano dimostreremo in primis ai tifosi che ci sono delle certezze. In Italia questo modello è una delle novità. Avrete un nome si, Paul Baccaglini (ride, ndr). I nostri clienti sono coperti dalla segretezza dei contratti. La struttura che stiamo creando mi vede proprietario al 100% senza Zamparini. La trattativa è stata intensa, tanti i professionisti coinvolti. Zamparini non è impazzito, c’è una concretezza di fondo. Esiste la Lega, non si può fare come si vuole. Entro le tempistiche che ci siamo dati, presenteremo agli organi competenti il progetto. Noi siamo tranquilli. Quando presenteremo tutto anche i tifosi potranno stare sereni, c’è un processo da seguire e noi lo facciamo in modo trasparente. Una volta approvato tutto, spero che i palermitani si sentano in buone mani. Se non piglio le tutte le azioni significa che sarà successo qualcosa ma io sarò come sempre trasparente. Ma non accadrà e Zamparini, per quanto abbiamo stabilito contrattualmente, non può tornare indietro. Zamparini è uscito dal Palermo, è stata una bella storia d’amore che è finita. Ha fatto 30 anni di presidenza nel mondo del calcio, ha ottenuto risultati e meriti di aver scoperto dei giocatori. Lui vorrà esprimere il suo punto di vista, ma spetta a me decidere se ascoltarlo o meno. Gli slavi fanno parte del passato, se non c’è Zamparini non ci sono nemmeno loro. Non c’è posto. Io ci ho messo la faccia nonostante la consapevolezza delle tante perplessità. Io sono sereno e la voglio dare a tutti gradualmente. La mia faccia è finita ovunque, sto affrontando questa sfida da uomo a testa alta, leggete anche in questo la mia serenità. Non sono un folle, o magari sì. Parlo molto di brand, non siamo nati ieri. Abbiamo un piano“. Baccaglini ha commentato anche le voci che vorrebbero Claudio Ranieri sulla panchina rosanero, commentando anche le prospettive future sul piano prettamente calcistico: “Lo stimo ma non c’è stato nessun contatto. Per il futuro non posso escludere nulla, ma per il momento nulla. Ci stiamo già muovendo per progettare la prossima stagione ma noi crediamo ancora nella salvezza quindi ci concentriamo sul piano A. Parlare di budget è difficile. Capisco la curiosità di sapere le cifre ma concentrarsi sui numeri può creare delle aspettative sbagliate. Mettere un numero significa che se poi non lo rispetti per vari motivi e parametri del calcio, sembra che poi tu stia illudendo i tifosi. Se è piano B l’obiettivo è risalire subito, se è piano A vogliamo dare una squadra all’altezza. Parlare di nomi in un momento così critico crea delle dinamiche pericolose. I ragazzi devono restare concentrati, noi vediamo chi è veramente legato alla maglia“. Il Presidente rosanero è tornato poi sul momento attuale: “Bisogna continuare con Diego Lopez. Non è un problema di allenatore, è una persona competente che lavora duro e conosce il calcio. La voglia e la determinazione non viene dall’allenatore, sono i ragazzi che entrano in campo e non il mister. A Udine ho visto qualcuno che non merita di indossare la maglia del Palermo. Nello sport i risultati non vengono stabiliti a tavolino, puoi essere più scarso ma poi tu devi correre due volte più forte. Conta la determinazione e voglia. Lì difendo, loro devono portarci alla salvezza. Se fanno una passeggiata a Palermo per sentire la responsabilità che hanno metterebbero di più in campo. Sono convinto che se Diego Lopez potesse si metterebbe una maglietta per scendere in campo. Nestorovski è un ragazzo che rappresenta quella mentalità vincente di cui parlo sempre. Sta dimostrando con i fatti che sa fare bene. Noi vogliamo costruire il nostro futuro con lui, non si parla di monetizzazione infatti abbiamo rimandato indietro un’offerta. Questo dimostra quanto crediamo in lui, ma non sempre nel calcio tutto è controllabile. Gli abbiamo raccontato il nostro progetto, speriamo lo continuerà ad abbracciare per molti anni“. Baccaglini ha risposto anche ad alcune domande di mercato: “Ritorno di Gilardino? Un grande calciatore e uomo ma non è nelle nostro priorità. La figura dei veterani è una cosa che un po’ ci manca. Se riporterò Dybala e Pastore? Porto anche Messi (ride, ndr.). Portiere svincolato per una porta più sicura?  Questa è una bella domanda, diciamo c’è una discussione in atto all’interno della società“. Baccaglini ha parlato anche di stadio, settore giovanile e diffusione del marchio: “Lo stadio può essere un’occasione per fare in modo che le grandi organizzazioni portino grandi spettacoli. Poi lo stadio è il tempio della squadra. La location è quella del Velodromo, stiamo già lavorando al progetto che verrà presentato a giugno. Ieri sera è stata un’emozione pazzesca. Voglio fare un sentito applauso ai palermitani, durante il lancio dei fumogeni tutti hanno cantato l’inno. Avevo i brividi, una lezione di civiltà di questo popolo. Si parla di dodicesimo uomo in campo, noi vogliamo ricreare l’entusiasmo per arrivare tutti insieme a questa salvezza. Non vedo l’ora di rivedere l’intero stadio rosanero. Per quanto riguarda il settore giovanile, ieri ho parlato con Baccin. Il settore giovanile è un pilastro per una società che ne ha già uno buono come il nostro. Noi vogliamo valorizzarlo, sposeremo l’idea di valorizzare i nostri giovani quando lo meritano. Baccin ci auguriamo che rimanga, è il nostro Nestorovski. Crediamo in lui, stiamo cercando di convincerlo. Pezzella e Lo Faso sono due giovani di talento. Al mister però spettano le decisioni, lui allena la squadra tutta la settimana. Dal punto di vista del marketing per il Palermo non serve inventare nulla per essere commercialmente forte. Basta portare i colori a chi è fuori e sentirsi tutti come in una famiglia. E da qui nascono una serie di iniziative. Può essere una bella idea quella di portare palermitani all’interno della Società. Ci sono dei nomi che rappresentano l’eccellenza palermitana, è un progetto da costruire passo dopo passo. Le porte sono sempre aperte al dialogo e valutare dei progetti insieme. Miccoli? Rappresenta una figura importante per Palermo che ha avuto degli alti e bassi. Lo dico senza giudicare determinati comportamenti. Mi parlate di Champions League ma promettere una cosa importante senza avere delle basi certe sarebbe un errore. Io vorrei dirvi Champions tra un tot di tempo, ma non posso farlo. Questa piazza è straordinaria perché i tifosi vogliono andare allo stadio per divertirsi, a prescindere dal risultato. Non lo avevo mai visto. I risultati sono una naturale conseguenza di un piano ben riuscito. Per quanto riguarda lo stemma, so che quello che ho tatuato è quello più amato, per cambiarlo si devono rispettare dei passaggi burocratici, in futuro vedremo”.