Palermo, Barreto: "Voglio restare a Palermo tantissimi anni. Dedico la promozione ai tifosi che ci sono stati sempre vicini"

23.04.2014 12:59 di Ugo Orlando   vedi letture
Palermo, Barreto: "Voglio restare a Palermo tantissimi anni. Dedico la promozione ai tifosi che ci sono stati sempre vicini"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il capitano del Palermo Edgar Barreto intervistato da La Repubblica, ha parlato del campionato della sua squadra paragonandolo all'anno precedente, sottolineando le difficoltà iniziali e commentando i suoi obiettivi futuri, ecco quanto rivelato da TuttoPalermo.net: "Sono due periodi molto diversi. Lo scorso anno stavi retrocedendo mentre adesso, dopo un solo anno, stiamo per raggiungere un traguardo importantissimo soprattutto per chi come me è rimasto nonostante la B. Abbiamo vissuto momenti amari e molto difficili. Da subito avevamo capito che non era l'anno giusto. Sono successe tante cose, alcune delle quali non c'entravano nulla con il calcio. Mi riferisco alla scomparsa della bambina di Igor Budan o alla morte della mamma e del papà di Gasperini. Sono avvenimenti che toccano il gruppo e capisci che è un anno particolare. Volevamo riportare il Palermo in serie A e volevamo prenderci delle soddisfazioni personali dopo un anno molto duro. Avevamo voglia di una bella rivincita. Questa fiducia mi ha fatto molto piacere perché dopo un anno così è stato bello sentirsi partecipi di un progetto. Ancora di più quando la società mi ha dato la responsabilità di indossare la fascia di capitano della squadra. La fascia non pesa perché il mio comportamento è stato sempre lo stesso. Con la fascia o senza. Quando c'erano delle voci la società mi ha detto che non c'era la minima possibilità di cambiare aria. Questa non è stata una delusione. Avevo voglia di riscatto e oggi posso dire di avere fatto la scelta giusta. Mi sono rimesso in gioco. A ventinove anni scendere di categoria e tornare in serie A è una soddisfazione grandissima. Le difficoltà iniziali? La squadra non è riuscita ad adattarsi subito al campionato di serie B e sono mancati i risultati che purtroppo nel calcio sono la prima cosa. Gattuso lavorava molto bene e aveva gente capace nel suo staff. E' riuscito a creare un gruppo che adesso è la nostra forza e questo è stato molto importante". Barreto ha così commentato il cambio di rotta avvenuto sotto la gestione del tecnico Giuseppe Iachini: "Iachini conosce la serie B e l'ha vinta diverse volte. Ha dimostrato tutta la sua esperienza mettendo in campo una squadra che sa difendere, lottare, soffrire, ma anche far male. Io ancora con questa maglia? Mi auguro che questo matrimonio duri ancora tantissimi anni. Credo di avere dimostrato il mio valore e spero di potere essere ancora protagonista in futuro anche se non dipende da me perché l'anno prossimo vado in scadenza. Mi piacere che se ne parlasse per potere rimanere a Palermo il più lungo possibile". Il capitano rosanero ha così parlato della poca affluenza dei supporters rosanero allo stadio: "Non so spiegarmelo. La delusione può essere un motivo, ma per come la penso io, se uno tifa per una squadra, è nel momento di difficoltà che si deve vedere un gruppo unico tra tifoseria e giocatori e purtroppo a Palermo non si è visto. Non so se sarà diverso in serie A. Vedere diecimila spettatori, in uno stadio che ne può contenere trentacinque mila, seguire una squadra che ha quindici punti di distacco dalla seconda fa riflettere. E' facile salire sul carro dei vincitori quando le cose vanno bene. Ecco perché voglio ringraziare quelli che ci sono stati vicini e che hanno seguito a squadra come se fosse ancora in A. Questa promozione è dedicata a loro. Promozione già con il Latina? Qualche calcolo si fa, ma dobbiamo prendere partita dopo partita come se fossero tante finali. Prima facciamo più bello è. Non so quante squadre sono riuscite ad ottenere la A mancando sei partite da giocare. Chi mi ha sorpreso di più quest'anno? Sono due. Belotti per essersi fatto trovare pronto in una società importante come Palermo pur venendo dalla serie C. L'altro è Vazquez che è stato sei mesi fuori rosa e quando è stato chiamato in causa si è fatto trovare pronto. Vuol dir che in quei sei mesi si è comportato da vero professionista".