Palermo, Bolzoni: "Mancano ancora tante partite, ci sono tanti punti da fare. Cerco sempre di mettere in difficoltà l'allenatore, voglio giocare"

27.03.2015 09:33 di  Ugo Orlando   vedi letture
Palermo, Bolzoni: "Mancano ancora tante partite, ci sono tanti punti da fare. Cerco sempre di mettere in difficoltà l'allenatore, voglio giocare"
TuttoPalermo.net
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

In un'intervista rilasciata a Tuttomercatoweb, il centrocampista Francesco Bolzoni ha così parlato della sua stagione con la maglia rosanero e delle sue prospettive future, ecco quanto rivelato da TuttoPalermo.net: "Se mi aspettavo di giocare di più? Sì, certo. Dopo la stagione dell'anno scorso è normale. Quando ho giocato ho sempre fatto il mio, ma è giusto rispettare le scelte del mister. Mancano ancora tante partite, ci sono tanti punti da fare. Anche all'andata avevamo rallentato, poi ci siamo ripresi. Capita a tutte le squadre. Magari c'è un po' di stanchezza, ma non ci siamo rilassati. Vogliamo fare ancora punti. Sarebbe bello farne il più possibile. Il Milan sarà agguerrito, vorrà riscattare la vittoria dell'andata. Ma noi in casa cerchiamo di fare la nostra partita. Era sbagliato aspettarsi un campionato di tono minore. L'ambiente si aspettava troppo poco da noi, che però conoscevamo le nostre qualità e sapevamo che avremmo potuto fare un ottimo campionato. Vazquez in nazionale? Sono contento per lui. Se pensa sia la scelta giusta ed è contento, ha dimostrato di poter stare in Nazionale. E poi ha qualità che mancano agli azzurri. Se mi aspettavo Conte come ct? Per come lo conosco caratterialmente no, perché vuole allenare sempre, avere tutti sotto occhio. Non pensavo che andasse in Nazionale. Però è un grande allenatore, merita il top. E ha dimostrato di poter stare alla grande a certi livelli. Il mio ricordo di Mourinho all'Inter? Completamente diverso da quello che vuole far vedere al di fuori. Per me e per tutti i giocatori di quell'Inter è stato un maestro. È riuscito a mantenere un gruppo senza nessuna lamentela e ha vinto tutto. Dal punto di vista psicologico è un fenomeno, mi ha aiutato tanto, aveva sempre le parole giuste. Non ero nessuno, con me si è sempre comportato benissimo. Con quale tecnico ho legato di più? Ognuno mi ha dato qualcosa. Però legato è una parola grossa, con gli allenatori c'è sempre stato un rapporto professionale, perché cerco di fare il mio. Con Iachini lavoro da tre anni, ci conosciamo: mi ha dato quello che può dare un tecnico in tre anni. Con Mourinho e Conte ero giovane, sono grandi allenatori, mi hanno aiutato soprattutto dal punto di vista della personalità. Un futuro in MLS?Ci penserei. Un calciatore ha una carriera breve, deve cercare di sfruttare tutte le occasioni che gli vengono date. Se ci fosse l'opportunità di fare un'esperienza all'estero, mi piacerebbe. Francia, Germania, Inghilterra e Italia sono campionati eccellenti. Ma sono del Palermo, penso al Palermo. Cerco sempre di mettere in difficoltà l'allenatore. Voglio giocare, è normale. Io ce la metto sempre tutta, ma non sempre vengo ripagato. Se il prossimo anno Iachini rimarrà a Palermo? In tanti saremmo contenti, cambiare non è sempre facile. Sì, vedo ancora il Palermo con Iachini".