Palermo, Budan: "Non ho dimenticato come si fa gol"

"Devo ringraziare la società per la fiducia datami"
11.12.2009 13:42 di  Salvatore Bavari   vedi letture
Palermo, Budan: "Non ho dimenticato come si fa gol"
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© foto di Federico De Luca

Il centravanti del Palermo, Igor Budan, che a suon di ottime prestazioni sta piano piano ritagliandosi spazio nell'undici rosanero, dopo anni difficili segnati da continui infortuni, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport affrontando diversi argomenti. “Il gol con il Cagliari? E’ uno dei più belli della mia carriera. Però non è il primo, neanche di quest’anno. E’ il frutto di tanto lavoro, di una grandissima voglia e anche di un pò di fortuna. Sono contento soprattutto che abbia dato la svolta alla partita dopo un momento così così. Facevamo fatica e l’atmosfera dello stadio non era il massimo. Il mio gol ci ha dato fiducia. Il presidente crede nei giovani, mi ha preso a Venezia che non avevo neppure 20 anni, ed anche oggi a Palermo segue questa politica. Mi ha sempre incoraggiato e devo essere grato alla società che ha mostrato fiducia. In estate non hanno preso una punta perché si fidavano del mio recupero. Sono sempre andato via da Palermo? Ho chiesto io ogni anno di essere ceduto, preferivo avere più spazio che fare la riserva. Davanti a me avevo sempre grandi campioni, Maniero, Toni, Amauri, però il mio problema non erano loro, ma solo gli infortuni. C’è stata una stagione in cui con l’Atalanta a gennaio ero capocannoniere, poi mi sono fatto male al crociato. Potevo chiudere a 25 gol. Anche due anni fa a Parma ho fatto sette gol giocando solo 15 partite. Qui sono già a quota cinque. Credo di non avere mai disimparato il mestiere. Il nuovo tecnico? E’ molto preparato, spiega chiaramente il suo calcio, punta a creare una sintonia con la squadra. Rispetto ai tempi di Bergamo lo trovo maturato, con in più l’esperienza che dà l’essere passato in una società importante come la Lazio. Rossi vuole che si pensi come squadra e non come reparto. Se un attaccante deve rientrare lo fa e basta, conta l’equilibrio".