Palermo, Iachini: "Con il Presidente ci siamo confrontati in settimana, vogliamo entrambi solo il bene del Palermo. Attenzione alla sfida contro l'Empoli, è una squadra che gioca insieme da tanto ed è guidata da un ottimo tecnico"

28.02.2015 13:48 di  Gil Cusimano   vedi letture
Palermo, Iachini: "Con il Presidente ci siamo confrontati in settimana, vogliamo entrambi solo il bene del Palermo. Attenzione alla sfida contro l'Empoli, è una squadra che gioca insieme da tanto ed è guidata da un ottimo tecnico"
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© foto di Andrea Ninni/Image Sport

Giuseppe Iachini, allenatore del Palermo, è stato oggi protagonista dell'odierna conferenza stampa alla vigilia del match casalingo di Domenica, con caclio di'inizio alle ore 15:00, contro l'Empoli di uno dei mister rivelazione di questa stagione, Maurizio Sarri. Ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net:  “E’ stata una settimana come le altre, io vivo di equilibrio. Abbiamo cercato di correggere qualche errore, l’importante è avere la mentalità giusta e cercare di far sempre un gol in più degli altri. Il presidente lo conosco da tanti anni, so che le sue considerazioni sono figlie di un grande affetto che ha nei confronti nostri. Vado avanti e non c’è alcun problema, gli ho detto scherzando che aveva le mie dimissioni e mi ha mandato a quel paese. In dodici anni di carriera ho giocato per dieci anni con la difesa a quattro, conta anche il percorso della squadra e la disponibilità dei singoli. Io di volta in volta sto cercando di portare la nostra squadra ad essere poliedrica. Noi ci lavoriamo sempre, anche in ritiro l’abbiamo fatto. Non contano i moduli ma l’interpretazione alla gara, quello non deve cambiare così come l’intensità e la concentrazione. A me interessa vedere questo. Se dovessi utilizzare i quattro dietro non sarebbe un contentino al presidente, è che ogni volta tra difesa e centrocampo c’è qualche defezione e devo valutare quel che è più giusto fare. Il resto delle considerazioni lascia il tempo che trova. Anche a suo tempo il presidente ha detto che avrebbe avuto piacere a vedere la squadra con un altro schieramento tattico ma siamo andati avanti lo stesso.  La gara dell'andata è stata determinante per certi versi. Siamo arrivati ad Empoli dopo delle buone prestazioni che però non hanno portato punti. Dopo quella partita il presidente ci ha voluti vicino, ci siamo confrontati e siamo ripartiti alla grande continuando a giocare in una certa maniera. Gli errori che staimo commettendo fanno arrabbiare anche me, ma ci stanno. Se hai un’amnesia in Serie B puoi salvarti, in Serie A no. Per questo bisogna sempre essere concentrati. Alcune volte non siamo riusciti a portare risultati importanti per episodi, come con la Lazio. Abbiamo avuto l’opportunità di segnare il secondo gol più volte, abbiamo tenuto la partita in mano per larghi tratti ma non abbiamo concretizzato. La stagione però è lunga e dobbiamo ancora insistere. Vedremo quale può essere lo sviluppo della partita. Per quanto rigaurda l'Empoli si conosce a memoria, lavora insieme da tre anni e mezzo e questo è un valore aggiunto. Più tempo hai per conoscerti, più puoi creare noie agli avversari. Noi siamo insieme da un anno e mezzo ma stiamo crescendo. Ci vorrà una gran partita perché l’Empoli è una squadra insidiosa e sa essere pericolosa sulle palle inattive, che a noi hanno tolto punti importanti. Il calcio è fatto di percentuali e noi dobbiamo abbassare quelle degli avversari, in fase di non possesso è fondamentale non fare falli ingenui. Se fai un fallo evitabile invece di temporeggiare dai modo agli avversari di portare i saltatori in area, di attuare degli schemi e nella marcatura è fondamentale. Rispetto tanto mister Sarri. Sta dimostrando di essere un grande allenatore. Ad Empoli ha avuto tutta la fiducia possibile per esprimere le sue qualità, ha trovato serenità per sviluppare le sue idee. Penso sia un punto ideale per ogni allenatore. In tutti gli ambienti la gavetta è importante, è un fattore di crescita e io vado orgoglioso della mia. Tutti i passaggi della mia carriera sono stati importanti. All’inizio della mia carriera non pensavo di poter giocare con la difesa a tre, poi a Brescia l’ho fatto. Io e Sarri stiamo cercando di fare del nostro meglio, di valorizzare i nostri giocatori e di farli crescere con la mentalità giusta, per cercare sempre i tre punti. PEr quanto riguarda Enzo (Maresca ndr) è convocato e viene con noi. Non diciamo nulla, ma viene con noi. Penso sia una cosa che rientrerà. LA situazione del capitano è molto chiara. Il capitano sarà Stefano. Ritornando alla sfida persa contro i binacocelesti, sappiamo che il calcio è imprevedibilità. dipende dallo sviluppo della partita. A noi interessava in quei minuti finali dare un input alla squadra, provare a vincere la partita com’è giusto che sia, ricercare sempre il massimo. Nella nostra testa c’era sempre l’idea di andare a vincere. Purtroppo abbiamo preso un gol sullo sviluppo di un calcio d’angolo e l’dea è rimasta così. Non è che con più attaccanti si segni per forza