Palermo, Iachini: "La partita di Torino non fa testo. Abbiamo voglia di tornare a proporre il nostro gioco"

28.10.2014 15:04 di  Gil Cusimano   vedi letture
Palermo, Iachini: "La partita di Torino non fa testo. Abbiamo voglia di tornare a proporre il nostro gioco"
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© foto di Marcello Scuderi/TuttoPalermo.net

Il tecnico del Palermo Giuseppe Iachini, protagonista della conferenza stampa odierna al "Tenente Onorato" di Boccadifalco, ha parlato dell'ultima gara persa contro la Juventus e della prossima contro il Chievo Verona, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net nella: "Penso che ci siano delle caratteristiche di un certo tipo, ma abbiamo cercato di portare avanti altri tipi di discorso. Sia dall'inizio che a partita in corso, abbiamo giocato sempre con due punte più Vazquez. Che stiamo lavorando per cercare di raggiungere un equilibrio più consono alla categoria è vero. Allo stesso tempo ci sono dei ragazzi che si affacciano in serie A per la prima volta. Dobbiamo dar loro modo di crescere e interpretare le partite con un atteggiamento giusto. A Torino non è che per ha giocato Feddal a sinistra, dove ha giocato lo scorso anno con Beretta, che abbiamo perso. Pur avendo fatto una buona fase difensiva. con la Juventus che ha tirato meno del solito in porta, vuoi per la loro bravura o per la nostra personalità hanno vinto. Ma non possiamo pensare che a Torino si poteva andare per prendere le redini della partita, sarebbe stato da presuntuosi. Anche noi, in fase di possesso, volevamo essere più incisivi. Non ci siamo riusciti per bravura loro. Nonostante la brutta prestazione di Torino, abbiamo mostrato alcuni elemnti positivi come la compatezza. Non dimentichiamoci che nella prima parte di gare la Juve, oltre il gol, non ha avuto grandi occasioni. Per quanto riguarda il play davanti la difesa, è un ruolo che possiamo ricoprire con giocatori ocn caratteristiche diverse. Non è che mi aspetti di più da Vazquez nella costruzionedella manovra. Nelle ultime settimane non ha avuto una condizione fisica perfetta e può avere inciso. Per caratteristiche, quando giochiamo con lui da punta o con lui più due punte, diventa fondamentale l'accoppiata di centrocampisti a sostegno. Devono essere efficaci sia in possesso che in copertura. Dobbiamo ancora lavorarci sopra, perché se in serie A sbagli di un metro gli altri vanno in porta a far gol. Abbiamo visto la bravura della Juventus, è bastata una palla importante di Tevez giocata con i giri contati per Vidal. Dobbiamo essere perfetti in tutto, lo sappiamo e ci stiamo lavorando. Il salto di qualità ulteriore a cui stiamo lavorando è proprio questo”. Il tecnico rosanero ha poi introdotto il match contro i clivensi, parlando dei possibili cambi nella fromazione titolare e delle numerose occasioni da gol create dalla sua squadra nei precedenti incontri: “Non lo chiamarei turnover. Stiamo valutando il recupero dei ragazzi, sono state perse energie importanti. Chiunque scenderà in campo sarà pronto per dare il suo contributo. Il Chievo sarà un avversario ostico. Un avversario con giocatori importatni, vedi Brisa e Schelotto che vengono dalle esperienze da Milan e Inter. Maran poi è un bravo allenatore, e starà plasmando la squadra a sua immagine. Se escludo Empoli, abbiamo sempre costruito un buon numero occasioni da gol. La Juve fa poco testo, parliamo di una squadra che è andata a Milano e ha costretto la formazione rossonera nella propria metà campo. Noi andremo avanti con il nostro attegiamento. A Torino è stata una partita del tutto particolare. Rispettiamo il verdetto del campo ma con il Chievo vogliamo tornare a fare quello che abbiamo preparato e fatto vedere prima della gara con i bianconeri”. Il tecnico si poi soffermato sul poco utilizzo Cocec e Quaison esprimendo il suo parere anche sulle ultime dichiarazioni del Presidente Maurizio Zamparini: “In una squadra, la crescita passa dal lavoro con i giovani per renderli importanti per il domani, per far fede in prospettiva futura. Non possiamo addossargli responsabilità più grandi di loro. Čočev ha fatto bene col Cesena, Quaison è un altro ragazzo che viene da un altro campionato. Non possiamo fargli scalare le montagne. Ci auguriamo che lavorando possano diventare giocatori che possano dare un contributo importante. Noi crediamo molto in questi ragazzi. Abbiamo fatto vedere delle buone cose ma si è evidenziato il bisogno di lavorare in certe zone per sviluppare altri discorsi. Non è che non voglio giocare in un certo modo: l'ho fatto a Napoli, con la Lazio e anche a Torino. Solo che bisogna porre delle attenzioni diverse. Forse non siamo ancora pronti per determinate cose. Stiamo lavorando per avere una maggiore predisposizione a tal proposito, nel giro di qualche settimana ci sarà un'evoluzione ed è una constatazione. A Torino, appena ti sei aperto, la Juventus ha avuto le due occasioni. Non c'è un ultimatum del presidente. È giusto che gli si spieghi il lavoro portato avanti, io non devo giustificare nulla. Se con la Samp abbiamo giocato col 3-5-2, poi a Verona abbiamo messo le tre punte. Con l'Inter è entrato Belotti e abbiamo provato a vincerla, col Napoli e con la Lazio abbiamo giocato con tre punte, con l'Empoli abbiamo giocato con Vazquez, Dybala e Belotti e abbiamo preso tre gol. Qui serve un certo tipo di lavoro per essere una squadra equilibrata". Ultime battute sul rendimento degli esterni, sull'esperienza sulla panchina clivense e sulle decisioni arbitrali non di certo favarevoli in queste prime 8 giornate: “Sul rendimento degli esterni devo dire che stiamo lavorando per avere un crescita costante in tuti i ragazzi. Certo Lazaar e Emerson sono giovani ed è la prima volta che disputano questa categoria. Gli altri ragazzi l'hanno già giocata e si sono affermati. Dopo alcune partite come Cesena, Napoli, Sampdoria questo aspetto non era saltato tanto all'occhio perchè avevano fatto un ottima partita e anche loro avevano giocato bene. A Verona sono stato molto bene. Si è vinto un campionato battendo tanti record. E' stata una tappa importante per la mia crescita professionale, ero molto giovane. Ho trovato una società sana e piena di persone competenti. E' normale passando dalla serie B alla serie A, portando dietro un gruppo di lavoro, pagare dazio in qualche occasione per colpa di inesperienza. Non mi pace parlare degli arbitri. Di certo è stato un episodio importante (fallo di Chiellini in area durante un calcio d'angolo sul risultato di 1 a 0) che poteva cambiare l'andamento della partita. E' un periodo che non ci dice bene, ma non voglio assolutamente parlare di arbitri. Certo dispiace, a volte non è dipeso solo dall'arbitro, ma dall'assistente o dal giudice di linea. No voglio creare una situazione di tensione per l'arbitro che verrà domani, sono sicuro che tutti gli arbitri fanno il loro lavoro i buona fede”.