Palermo, Iachini: "Sono felice e orgoglioso di essere riuscito a dare una mano alla Sampdoria. Ci stiamo preparando con grande concentrazione per questa sfida"

23.01.2015 09:30 di  Ugo Orlando   vedi letture
Palermo, Iachini: "Sono felice e orgoglioso di essere riuscito a dare una mano alla Sampdoria. Ci stiamo preparando con grande concentrazione per questa sfida"
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© foto di Federico De Luca

In un'intervista rilasciata al Secolo XIX, il tecnico Giuseppe Iachini ha così parlato della prossima sfida di campionato tra Samdoria e Palermo, gara molto sentita dal tecnico rosanero in quanto, in passato, è stato anche protagonista dei blucerchiati, ecco quanto evidenziato da TuttoPalermo.net: "E già...Il giorno del mio ritorno al Ferraris da avversario della Sampdoria…sto già provando emozioni speciali in queste ore che precedono la partita e altre sicuramente ne proverò sul campo. Emozioni belle, positive. Fa sempre piacere ritornare in un posto dove sei stato benissimo. A Genova ho vissuto sette mesi che valgono dieci anni. Da una situazione di scoramento e di sfiducia, per la retrocessione e il brutto avvio di campionato in B, abbiamo compiuto un percorso culminato nella promozione, in un crescendo di entusiasmo e di esaltazione. Ricreando entusiasmo tra i tifosi blucerchiati, eccezionali. Li ringrazio…ogni volta che incontro da qualche parte un tifoso sampdoriano sono sempre grandi feste e grandi attestati. Da pelle d’oca. Ci accomunerà e ci resterà dentro per sempre il ricordo indelebile di quanto abbiamo vissuto in quella stagione. La soddisfazione e la consapevolezza di avere dato tutto non solo a livello sportivo ma anche di 'eredità'. Abbiamo lasciato un patrimonio tecnico per il futuro, dei ragazzi come Obiang, Soriano e Krsticic che con noi hanno iniziato a giocare con continuità. Io sono felice e orgoglioso di essere riuscito a dare una mano a una società così gloriosa attraverso il nostro lavoro e la nostra metodologia. E felice di essere ricordato non solo per l’impegno profuso, ma anche per la mia onestà. È vero che gli allenatori passano, ma la mia storia dice che possono bastare sette mesi per legarsi per tutta la vita a una squadra. Anche se poi le strade si dividono e io adesso alleno il Palermo e dò tutto me stesso per questi colori". Continuando l'intervista Iachini ha parlato degli obiettivi stagionali del Palermo: "Siamo partiti per salvarci, con praticamente lo stesso gruppo della promozione. Ma io e i miei collaboratori siamo abituati a confrontarci con situazioni complicate, come sapete...Quando siamo arrivati Dybala era molto giovane. Abbiamo fatto un determinato lavoro su di lui, anche dal punto di vista dell’esplosività, gli abbiamo dato fiducia e certezze. E ci sta ripagando. Vazquez era addirittura fuori rosa. Maresca è un grande giocatore, si è messo completamente a nostra disposizione. Un allenatore bravo deve ottenere il massimo, e anche di più, dal materiale che ha. E per me c’è una sola strada, il lavoro. Come Mihajlovic? Esatto. La Sampdoria sta facendo un campionato enorme, di qualità. Sta dando soddisfazioni ai tifosi e alla nuova società. E il merito è dell’allenatore. Ferrero? È un presidente nuovo del calcio. Se assomiglia a Zamparini? Beh, al momento la posizione di Mihajlovic mi sembra ben salda…come entusiasmo e voglia di fare, sicuramente. Si torna da avversari? È vero, stavolta mi tocca andare di là. So che le persone della società sono cambiate quasi tutte, saluterò con grande piacere chi è rimasto, il team manager Ajazzone, il dottor Baldari… non ho ancora pensato al momento in cui metterò piede sul terreno di gioco. Ma mi immagino qualcosa di speciale. Un pensiero va alla famiglia Garrone, so che proprio in questi giorni cadeva il secondo anniversario della morte di Riccardo. Con Edoardo qualche volta capita di sentirci, di scambiarci messaggi. È una famiglia seria, siamo rimasto in ottimi rapporti. Mi resta sempre dentro un po’ di rammarico per come si è conclusa la mia storia nella Samp, credo che la famiglia Garrone volesse continuare con me e che dopo abbia capito come sono andate realmente le cose. Tante volte la meritocrazia non ha un riscontro immediato, ma con il tempo, il lavoro, la serietà e soprattutto la competenza una persona le cose se le va comunque a conquistare. Il tempo è galantuomo. La gara d'andata? Ricordo bene quella partita, questo è il calcio. In seguito ci è successo altre volte di lasciare per strada qualche punto. Ma andiamo avanti per la nostra strada. Ci stiamo preparando con grande concentrazione per questa sfida in casa della terza in classifica. Loro sono favoriti, ma noi siamo consapevoli delle nostre qualità e sono sicuro che ce la giocheremo“.