Palermo, Lupo: "Grande lavoro di Tedino, tra infortuni e Nazionali mai stati al completo"

03.11.2017 12:24 di  Claudio Puccio   vedi letture
Palermo, Lupo: "Grande lavoro di Tedino, tra infortuni e Nazionali mai stati al completo"
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© foto di Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net

Il Direttore sportivo del Palermo Fabio Lupo è stato intervistato dal Giornale di Sicilia, ecco le sue parole evidenziate da TuttoPalermo.net: "Addirittura la mia ultima volta a Pescara è stata da giocatore, da dirigente non mi sono praticamente mai incrociato col Pescara. Però posso dire che l’ultima volta che ho giocato a Pescara ho pure fatto gol, magari può essere di buon auspicio. Dobbiamo guardare ai nostri obiettivi e dare continuità al nostro percorso. Non sarà facile perché a Pescara ci aspetta una squadra arrabbiata che ha dimostrato di sapere esprimere un calcio di alto livello, seppur a sprazzi, confermando le qualità tipiche delle squadre di Zeman. La capolista finora ha sempre perso il primo posto la settimana successiva? Non faccio caso a questi aspetti scaramantici, a dir la verità. Sono dati che preferisco non guardare, anche perche il campionato di Serie B è una maratona non di quarantadue chilometri ma di quarantadue partite. Quel che conta è avere la continuità nei risultati e avere le forze giuste per lo sprint finale. Nazionali? Purtroppo ci sono interessi contrapposti, le Federazioni hanno esigenze legate al ranking e noi legate al campionato. C’è un regolamento internazionale e noi di certo non volevamo cambiare quello e rispettiamo anche le loro motivazioni. Abbiamo solo chiesto una collaborazione alle Nazionali, non è stato possibile e quello che continuiamo a cercare è una disponibilità interna da parte della Lega e della Figc. Tedino sta lavorando giorno dopo giorno su questa base e i risultati si vedono. Era fisiologico che questa squadra necessitasse di qualche mese di assestamento. Consideriamo inoltre che in questi due mesi la squadra non si è allenata mai al completo, vuoi per gli infortuni o per le convocazioni delle Nazionali, ma sin dall’inizio si è vista un’identità tecnica e morale”.