Palermo, Mirri: "I debiti del Palermo ammontano a 47 milioni. Speriamo di rendere pubblici i documenti"

27.02.2019 15:40 di  Aldo Sessa   vedi letture
Palermo, Mirri: "I debiti del Palermo ammontano a 47 milioni. Speriamo di rendere pubblici i documenti"
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© foto di Francesco Paolo Palazzo/TuttoPalermo.net

Dario Mirri, intervistato da Trm, ha voluto fare chiarezza riguardo diverse questioni riguardanti il Palermo. Ecco quanto evidenziato da TuttoPalermo.net: "Speculare? Io ho dato il mio contributo al Palermo a Rino Foschi da tifoso e imprenditore. Il contratto prevede la gestione dei cartelloni pubblicitari allo stadio. Abbiamo stabilito un contratto commerciale: il canone che paghiamo è di 700.000 euro annui per 4 anni, pagamento anticipato. Non voglio neanche ipotizzare che il Palermo fallisca e che non ci sia più la possibilità di gestire gli spazi della Favorita. I rosanero incassano 230.000 euro di soldi e 400.000 euro in cambi-merce. Quindi abbiamo dato di più, e tutti in soldi, di quello che attualmente incassano. Se il Palermo migliora le proprie performance noi daremo delle percentuali fino al 70% in favore del Palermo. Quindi non credo di aver approfittato di nulla dal punto di vista commerciale. Io ho dato il mio contributo, come ogni tifoso con le le mie possibilità avrebbe fatto per salvare il Palermo. La clausola di 5 mln? C'è stato un equivoco non provocato da me. La clausola riguarda il contratto di opzione,valida fino al 13 marzo. Se il Palermo, nelle persone della De Angeli (detentrice delle quote) e Foschi (presidente), decida di non vendere le quote al 'principe' che siamo riusciti a trovare, se ne assumano le conseguenze, perchè sarebbe un gravissimo danno per me, per il Palermo, per tutti. Credo che il Palermo valga più di quella clausola. Ma è una clausola che voglio scartare, perchè non credo che Foschi e De Angeli non vogliano il bene del Palermo. Debiti e documentazione? Con grande fatica abbiamo ricevuto i documenti nella giornata di lunedì sera. Mancano ancora il Durc (documento unico di regolarità contributiva) e certificato dell'Agenzia delle Entrate, che certificano la regolarità fiscale da parte della società. Sagramola, con avvocati e commercialisti, lavorano per predisporre un documento chiaro da fornire a chi vorrà acquistare il Palermo. I debiti ammontano a 47 milioni di euro. In questo valore ho capito poco come funziona la storia del marchio: se è un credito, un debito, se è garantito, chi lo garantisce. Chi ha pensato questa cosa l'ha pensata per non farla capire. Ho ascoltato le parole di Foschi, molte cose che ha detto ho fatto fatica a capirle. Ci sono sicuramente diversi soggetti interessati al Palermo 'a chiacchere'. Ad oggi però nessuno ha dato niente ai rosanero se non il sottoscritto, tramite la pubblicità. Queste carte non andranno ad amici miei, ma ad 'amici del Palermo'. Se Foschi ha trovato qualcuno 'amico del Palermo' le porte sono spalancate. Ho chiesto con una pec la possibilità di rendere pubblici questi documenti. Attendiamo una risposta. Fallimento? Se accadesse per me sarebbe una rovina. Io posso solo adoperarmi per cercare quanto più possibile di evitarlo, ma le quote del Palermo non sono mie. Gli stipendi? Se Foschi ha la certezza che verrano pagati, probabilmente ha una soluzione che non mi risulta in base alle carte. Il nuovo compratore spero arrivi il prima possibile, può accadere da un giorno all’altro. Noi ora avendo ricevuto i documenti iniziamo questo giro con i soggetti migliori e più credibili per salvare il Palermo. Crowdfunding? Il club era stato informato: mi meraviglio per quanto detto nel comunicato da Foschi. C’è una Pec e il Palermo ha pure risposto. Se qualcuno ritiene o ha ritenuto che questa iniziativa potesse danneggiare il Palermo, me ne scuso. Ritengo però che sarebbe stata una sorta di professione di fede dei tifosi".