Palermo, Monachello: "Indossare questa maglia è un'emozione grandissima. Spero di poter regalare tante soddisfazioni ai tifosi con i miei gol"

04.09.2017 16:48 di Francesco Paolo Palazzo   vedi letture
Palermo, Monachello: "Indossare questa maglia è un'emozione grandissima. Spero di poter regalare tante soddisfazioni ai tifosi con i miei gol"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Giornata di presentazione in casa rosanero. A presentarsi alla stampa è stato l’ultimo acquisto Gaetano Monachello, proveniente in prestito dall’Atalanta. L’attaccante siciliano, di Palma di Montechiaro, ha scelto la maglia numero 27 indossata in passato da Javier Pastore e Josip Ilicic, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: “Per me è un’emozione incredibile tornare a casa dopo più di 10 anni. Scherzare in dialetto con i magazzinieri è fantastico. Da Agrigento mi hanno scritto in molti dicendomi che adesso il Palermo avrà qualche tifoso in più. Negli anni passati ho avuto qualche problemino: a Bergamo il mister Reja preferiva puntare su giocatori importanti, a Lanciano ho iniziato bene la stagione mentre a Bari l’infortunio ma soprattutto la diagnosi sbagliata mi sono costati gran parte della stagione. Mi avevano diagnosticato una pubalgia che non avevo e mi curavano per quel problema ma in realtà i problemi erano altri, scoprendolo prima magari avrei giocato di più. Adesso però sono pronto”. Il neo attaccante del Palermo ha parlato anche del suo ruolo e del perché ha accettato la causa rosanero:  “So che l’attacco del Palermo è ben strutturato ma quando mi hanno chiamato ho deciso di accettare immediatamente e mettermi subito in gioco. Con Nino La Gumina ho legato molto durante l’esperienza a Terni. So che la nostra sarà una concorrenza leale. Non importa tanto chi gioca ma soltanto portare il Palermo in alto. Che ruolo preferisco? A Lanciano ho giocato in un attacco a 3 ma in nazionale giocavamo in 2 in avanti. Non importa dove mi schierano, do una mano dove serve”. Monachello ha parlato anche della sua esperienza all’estero: “L’esperienza all’estero mi è servita molto per crescere sia come calciatore che come uomo. Grazie a questo ho potuto imparare anche l’inglese. Sono andato in Francia nel 2013 quando il presidente (del Monaco n.d.r.) sembrava volesse puntare sui giovani ma poi comprarono tutti campioni. Non nego che c’è stato il rischio di bruciare la mia carriera ma per fortuna sono rientrato in Italia e adesso sono contento”. Chiusura sulla possibilità di esordire al Barbera sabato contro l’Empoli: “Se il mister dovesse farmi scendere in campo sarebbe un’esperienza fortissima. L’importante comunque è che il Palermo vinca se lo farà con un mio gol sarà ancora più bello”