Palermo, Moreo: ”La promozione in Serie A? Noi ci crediamo!”

23.03.2019 15:04 di  Alessandra Cangialosi   vedi letture
Palermo, Moreo: ”La promozione in Serie A? Noi ci crediamo!”
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il Palermo tornerà in campo sabato 30 marzo contro il Cosenza dopo la pausa dovuta alle gare delle Nazionali. L’attaccante Stefano Moreo, rimasto in città, continua gli allenamenti con il resto della squadra e, raggiunto dai microfoni de Il Corriere dello Sport, ha rilasciato una lunga intervista. Si è raccontato a 360 gradi parlando del Palermo, dei retroscena del suo arrivo in rosanero e del suo più grande sogno. Ecco le sue parole evidenziate da TuttoPalermo.net:"Sono un generoso nella vita e coi compagni e metto la squadra prima di me, sono un centravanti atipico. 'Nesto' e 'Puski' vanno a mille, sarebbe da autolesionista toglierli! Non sono rassegnato, non mollo, non è nel mio carattere. Non sono mai stato un bomber, nasco come esterno del 4-4-2, però ho girato in tutti i ruoli e mi trovo bene come seconda punta, che si veste, anche da prima e che gira dappertutto. Correndo avanti e indietro quando arrivo vicino alla porta sono stanco, però mi diverte trovarmi in tutte le zone. Non mi piace stare fuori, ma non sono di quelli che si buttano giù e che mollano. Stellone deve vedermi al massimo anche in allenamento. Poi è un tecnico più che preparato, non dimentica mai nessuno, utilizza diversi moduli, è il comandante ma anche il nostro amico, fa il turn over e lo stimo per come si comporta, quasi un compagno, e per il suo colpo di testa ancora oggi per me una magia. Spero di rubargli il segreto per come indirizza la palla a rete!”. Ha parlato poi di Tedino e del suo arrivo a Palermo:” Sono grato a lui che mi ha voluto, è successo tutto in un attimo! Quando il mio procuratore mi informò del Palermo, ero già in aereo. Come perdere un’occasione del genere? Da due promozioni in B con Entella e Venezia, non avevo tratto vantaggi. Questa potrebbe essere la volta buona. Le racconto un’altra cosa su Tedino, alla fine del ritiro di Sappada non ha voluto che andassi via malgrado le richieste. Devo solo ringraziarlo perché mi ha portato in una piazza di grandi tradizioni in lotta per la A!”. Ha concluso pronunciandosi sulla promozione:” Me lo auguro! Noi ci crediamo, il nostro organico è il più forte anche se alcune volte manca un po’ di concentrazione. Pericoli? Solo noi possiamo crearli, come l’anno scorso. Ma, oggi la squadra è compatta, abbiamo stretto un patto fra di noi, nessuno deve sbagliare! Una volta promossi voglio preparare il ritiro e sentirmi un calciatore di quella A che inseguo da bambino”.