Palermo, Posavec: "Devo tutto a Sicignano, sono pronto a fare il titolare"

27.07.2016 10:56 di  Salvatore Gabriele Armetta   vedi letture
Josip Posavec
TuttoPalermo.net
Josip Posavec
© foto di Riccardo Caldarella/TuttoPalermo.net

Il giovane portiere rosanero, Josip Posavec, intervistato dal Corriere dello Sport, ha parlato della sua vita privata e della sue sensazioni in vista del nuovo campionato, ecco quanto evidenziato da TuttoPalermo.net: “In famiglia ho sempre ricevuto insegnamenti cristiani e soprattutto una grande educazione. Ringrazio i miei genitori per avermi fatto vivere in un ambiente sano e ricco di valori. Ma non è cominciato così il mio rapporto con Dio. Ricordo che da bambino un giorno mi sono svegliato… diverso, come chiamato da un’entità superiore e in cerca di un cambiamento. E ho pensato: non voglio essere come prima ma seguire un altro modello di vita. Appartenere a Gesù è la ragione di vita, credo molto, ogni giorno prego e voglio vivere secondo il suo modello. Non da fanatico. Vivo la fede in maniera intima e ho capito che al mondo nessuno può amarti più di Lui. Frase che mi segue ovunque. Gesù e la Madonna. In estate in vacanza sono andato a Medjugorje ed è già la seconda volta. La mamma, la mia prima regina. E’ il mio sostegno in ogni momento. Non mi ha mai dato uno schiaffo, Se giocavo a calcio, fuori o a casa, se rompevo vetri o tornavo sporco, era sempre felice che mi divertissi. Segue anche il calcio. Ma quando c’è una partita non riesce a guardarla e si commuove. Mio padre sì: lei gira per casa nervosa, sta dieci secondo davanti alla tv, poi scappa, preoccupata, temendo infortuni ed errori. Ma quando l’arbitro fischia è la prima che vedo o sento. Iva è la mia seconda regina, dopo la mamma, e io sono il suo re. E’ la mia fidanzata, un ragazza bellissima e sono felice con lei. La sua presenza è fondamentale. Se rendo al massimo è perché lei mi trasmette tranquillità nei momento difficili. Credo nel nostro amore. Ci siamo conosciuti a scuola, frequentavamo in Croazia lo stesso liceo, fino a tre anni fa. Poi siamo rimasti in contatto come amici, ci siamo rivisti ed è sbcciato il sentimento. E’ stupenda e fa anche la ballerina, però non classica, di latino-americano. Ci piace il mare e mi vedete spesso con lei in spiaggia e con un cappello in testa. Quando il sole è troppo caldo lo metto, non per moda come Struna o Morganella ma per non bruciarmi. Mi piacerebbe sposarmi ed avere tanti figli ma solo Dio sceglierà quando. Sorrentino lo scrutavo nei minimi particolari, per imparare i segreti del mestiere, lui è un maestro in Italia, uno dei più forti e ha esperienza infinita. La sua vicinanza mi ha fatto crescere. Sicignano fa un lavoro stupendo, sono maturato con lui e tanto. Se mi sento in grado di partire titolare è grazie a lui. Scherza, ma quando ci alleniamo non ammette distrazioni. Con Sicignano ho realizzato il primo sogno della mia vita: quando ero bambino pensavo di esordire nella A italiana e di emulare Buffon. Ce l’ho fatta anche io a debuttare, novanta minuti contro il Bologna che non dimenticherò mai. E non mi fermo. La mia testa guarda al prossimo allenamento, all’amichevole con il Marsiglia, al campionato. Giorno dopo giorno. Non importa il nome dell’avversario. Sono pronto. Senza paura".