Palermo, Tedino: "Abbiamo tanti infortunati, oggi si è fermato anche Pomini. Zeman grande maestro. Il gruppo è unito"

02.11.2017 14:25 di Aldo Sessa   vedi letture
Palermo, Tedino: "Abbiamo tanti infortunati, oggi si è fermato anche Pomini. Zeman grande maestro. Il gruppo è unito"
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© foto di Aldo Sessa/TuttoPalermo.net

Il Palermo si appresta ad affrontare in Pescara nell’anticipo della 13esima giornata di Serie B e Bruno Tedino, tecnico dei rosanero, si è presentato nella classica conferenza stampa pre-match, parlando soprattutto dei vari infortuni che stanno colpendo i siciliani, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: “Vogliamo continuare a lavorare al massimo; ero sicuro che la passione e la competenza in questo gruppo non sarebbero mancate. Mancano però 30 gare, quindi non bisogna pensare alla classifica. Abbiamo avuto tanti infortuni, stamattina si è fatto male anche Pomini alla caviglia ed è dovuto uscire dal campo, non sappiamo ancora nulla a livello di prognosi. E’ un periodo complicato. Sui crociati rotti e le fratture non possiamo dir nulla: Rolando addirittura si è perforato tutto il piede e ha continuato a giocare. Sugli infortuni muscolari stiamo cercando di prendere appunti: chi mantiene il campo a questo punto deve ricevere il Nobel. Io chiedo lavori ad alta intensità e bisogna stare sempre attenti, anche quando cambiano le condizioni meteo. I ragazzi ci tengono a fare bene e sono orgoglioso di allenarli. Il Palermo è una squadra tra le favorite per vincere, non è un di più l’essere primi. Semmai la squadra che è in emergenza deve stare il più alto possibile e sopperire alle assenze. Zeman? E’ stato un grandissimo maestro: ha sempre ricavato il massimo dai suoi giocatori. E' inimitabile: “rubare” da lui e aggiungerlo al proprio calcio è impossibile. Al livello tecnico resterà unico. Morganella, Aleesami, Rolando sono percussionisti dal grande passo. Fiordilino può sopperire con una buona resistenza e ottime geometrie. C’è grande disponibilità e non sono preoccupato di impiegarlo. Ho provato anche Embalo, ma ha preso due pallonate devastanti, di cui uno proprio lì dove non batte il sole. Dopo un quarto d’ora l’ho tolto perchè sembra proprio maledetta quella fascia (ride, ndr). Carlos mi da tante soddisfazioni, dall’inizio e a gara in corsa, a spingre e contenere. Ovviamente sulla fascia non darebbe equilibrio adesso, ma è il mio sesto uomo. A Brescia siamo andati con pochissimi giocatori, a Foggia abbiamo reagito da un momento difficile, a Frosinone pure. Abbiamo sempre trovato avversari incazzati (solo a Carpi abbiamo giocato un match “tranquillo”). Tutti si tirano su le maniche contro di noi, stiamo attenti. Siamo primi e loro approcceranno la gara ancora più motivati. Senza impegno e concentrazione tutti possono fare brutte figure, come il Chelsea di Conte. Accardi, Fiordilino, La Gumina, Monachello e Gnahoré stanno giocando poco ma quando li metto in campo sono sereno. Non dirò mai ‘porco cane devo metterli’: tutti hanno dei limiti, ma noi abbiamo la forza di poter lanciare dei giovani anche della Primavera su cui abbiamo investito. Ci piace prendere anche questo tipo di responsabilità. Coronado? Sta migliorando molto. Cerca qualche giocata difficile, perchè vuole dimostrare di essrere forte, ma non deve dimostrare nulla, deve fare le cose semplici e superare questo momento. Sabato è stato molto sfortunato, ma può sempre illuminare con qualche colpo. Posavec? Conta la continuità. Di vero errore clamoroso conto solo quello con il Perugia. Garantisco che è un portiere forte con potenziale. Se fai giocare i giovani gli rompi le palle, se non giocano ci lamentiamo. Josip deve stare rilassato e ovviamente portare l’asticella sempre più verso l’altro. Della parata con l'Entella ce ne eravamo accorti, non è fair play, ma neanche niente di grave. Entra in campo sempre con la stessa mentalità: è un ragazzo solido che sa quanta stima noi abbiamo per lui. Questione dei nazionali? Ci abbiamo provato a non mandarli per questa amichevole: chiaro che i macedoni vogliano salire nel ranking, loro fanno il loro percorso, anche se a noi crea un problema. Non voglio mettermi in mezzo. ovviamente credo loro siano più nazionalisti di noi. Noi ci teniamo all’Italia, ma loro alla Macedonia ci tengono di più (anche se poi anche in nazionale sono legatissimi al Palermo). Siccome sono date FIFA e UEFA, non puoi opporti ad una convocazione. La sfumatura non è Palermo – Macedonia. E’ un discorso più ampio. I gol di Nesto sono frutto anche del lavoro degli altri. Un rigore pesante, una punizione: Nesto è un leader, ma lui ha bisogno della squadra. Sono sicuro al 1000% che farà bene. Non sono preoccupato, ma non riusciamo a venire fuori da questo problema dei microtraumi. Trajkovski? Non possiamo giocare in 15: c’è una squadra che sta facendo il proprio dovere. Chi gioca meno deve aver pazienza e avere più continuità di rendimento. Il momento arriverà anche per loro. Antonino Gallo (giovane della Primavera) per la fascia sinistra? E' ancora fragile, ma puntiamo molto su lui e Rizzo (esterno destro). Sono indietro dal punto vista di esperienza e del fisico, ma li teniamo in grande considerazione. I tifosi? Normale che il percorso è stato pesante, soprattutto per ricompattare il gruppo e convincere diversi a rimanere. La città dovrebbe essere più partecipe ma non possiamo obbligare nessuno (l’abbraccio di Nesto non l’ho chiesto io). Se vogliono darci una mano siamo orgogliosi e felici, ma non possiamo obbligarli”.