Palermo, Tedino: "Pordenone, non ruberò i tuoi giocatori. A Palermo arrivo da Signor Nessuno, ma voglio la Serie A"

02.07.2017 11:27 di  Aldo Sessa   vedi letture
Palermo, Tedino: "Pordenone, non ruberò i tuoi giocatori. A Palermo arrivo da Signor Nessuno, ma voglio la Serie A"
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© foto di Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net

Bruno Tedino, neo allenatore del Palermo, attraverso le colonne de Il Messaggero, ha voluto raccontare il suo stato d'animo nell'affrontare il suo primo campionato di Serie B in una piazza molto calda come quella siciliana, pur non dimenticando il suo recente passato, ecco quanto evidenziato da TuttoPalermo.net: “Per il momento ho staccato la spina, ma la riattaccherò subito il 12 luglio a Bad Kleinkirchheim, in Carinzia, per iniziare il ritiro austriaco con la mia nuova squadra. Ci tengo a dire che non ruberò nessun giocatore al Pordenone (riferendosi ai vari nomi di giocatori neroverdi accostati al Palermo, ndr). Il passaggio di Andrea Ingegneri faceva parte del pacchetto; non è venuto a Palermo in forma gratuita. Misuraca, Burrai e Suciu sono elementi importanti e potrebbero destreggiarsi bene anche in B, ma il presidente Lovisa mi ha chiesto espressamente di non toccare la rosa neroverde e noi non lo faremo. È un impegno d’onore. Lovisa si è comportato da gentiluomo nei miei confronti rispettando la parola data ed io rispetterò la mia. I due anni splendidi passati in neroverde non si possono assolutamente dimenticare. Vi confesso che moralmente, insieme ai miei collaboratori e a tutti i giocatori neroverdi, ci sentiamo in B. Lo saremmo tutti, se non ci avessero penalizzato nella semifinale con il Parma, ma il Pordenone ci può riprovare. Lo vuole il presidente Lovisa, che presenterà ancora una squadra valida, affidata a quello che io ritengo il miglior mister che potesse scegliere (Colucci, ndr). Un mio sogno? Un derby personale in serie A, prima del 2020, fra Palermo e Pordenone. Se sono qui a Palermo non è per una questione di soldi: certe proposte a livello professionale sono irrinunciabili. Ne ho parlato in famiglia e tutti insieme abbiamo deciso che dovevo accettare. E poi, in un paio d’ore d’aereo sono a casa. A Palermo trovo tifosi diffidenti, in contestazione, che mi pronosticano appena tre settimane prima del siluramento? La cosa non mi spaventa. So di essere approdato al Barbera come il Signor nessuno. Spetta a me, al mio staff e alla società far cambiare loro idea, ricreare entusiasmo e dare il massimo per riconquistare la A”.