Palermo, Vazquez: "Contro il Genoa per giocarcela alla pari. Futuro? Voglio restare qui"

21.11.2014 09:10 di Ugo Orlando   vedi letture
Palermo, Vazquez: "Contro il Genoa per giocarcela alla pari. Futuro? Voglio restare qui"
TuttoPalermo.net
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il trequartista del Palermo Franco Vazquez, intervistato da Tuttosport, ha così parlato del prossimo match di campionato contro il Genoa e del suo futuro, ecco quanto evidenziato da TuttoPalermo.net: "Rispetto per loro che sono più avanti in classifica ma andiamo lì con la consapevolezza di potercela giocare alla pari. Non segno da molto? Ne ho segnati già tre, ma è chiaro che ne voglio tanti altri. Ammetto che il gol mi manca, un giocatore con le mie caratteristiche vive anche per quello. Nelle ultime partite non sono stato fortunato, spero di tornare ad esultare lunedì a Genova. Il rigore contro l'Udinese? No, ho sbagliato io. Ho calciato male, poi un po' di suo ce l'ha messo anche il portiere. Mi dispiace per quell'errore, sono ancora arrabbiato perché se avessi segnato quella partita l'avremmo vinta e la classifica sarebbe ancora più bella. Avevo chiesto a Paulo di tirare il primo rigore e mi ha detto che ci pensava lui. La seconda volta è stato lui a lasciarmelo tirare. Non capisco perché se ne parli ancora. E' successo, punto. E poi in Argentina non ne avevo mai sbagliati. Tirare nuovamente dal dischetto? Non lo facessi significherebbe non avere personalità. Cose è cambiato in un anno? Tutto, adesso sono felice. Non ho mai capito perché fossi finito fuori squadra, è stato un periodo tristissimo. L'ho passato grazie all'aiuto della mia famiglia e anche dei compagni. Poi di colpo è cambiata la mia vita: Iachini mi ha voluto in rosa, nella partita di Empoli ho capito che avevo svoltato. E' stato come un clic, da quel momento in poi non mi sono più fermato. Non finirò mai di ringraziare il mister e il presidente Zamparini, hanno creduto in me e adesso io sto facendo di tutto per ripagarli. Iachini mi ha parlato molto, mi ha fatto capire il suo calcio, mi ha spiegato tutto. Il presidente ha sempre avuto stima nei miei confronti e l'ha anche manifestata pubblicamente. E' ancora presto per giudicare, ma è sicuro che posso dare molto di più. La maglia gettata? Mai più. Ho sbagliato e chiesto scusa a tutti, ero arrabbiato perché non riuscivamo a vincere e reagii in quel modo. Mi sono vergognato. Se rinnoverò con il Palermo? Sì, la trattativa è a buon punto. Il mio procuratore sa che io voglio restare a Palermo. Amo questa città, il suo clima, la sua gente. I tifosi sono eccezionali, passionali. Palermo mi ricorda l'Argentina, si vive benissimo. L'obiettivo è la salvezza, dovessimo raggiungerla in largo anticipo, allora potremmo pensare ad altro. Ma è meglio restare umili, guai pensare di essere fenomeni. Il mio rapporto con Dybala? Siamo diversi. In ogni caso non mi piace fare paragoni. Di sicuro c'è che fra me e Dybala il feeling è speciale. Ci capiamo con uno sguardo. Tutti dicono che sono l'erede di Pastore: ho caratteristiche diverse. Sono Vazquez: in ogni caso mi piacerebbe ripetere quello che ha fatto lui qui".