Palermo, Zamparini: "Vi spiego la situazione Schelotto. Dobbiamo restare uniti"

11.02.2016 11:03 di  Claudio Puccio   vedi letture
Palermo, Zamparini: "Vi spiego la situazione Schelotto. Dobbiamo restare uniti"
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Intervistato dal Giornale di Sicilia, il Presidente rosanero Maurizio Zamparini ha spiegato l'addio di Guillermo Schelotto e ha motivato le scelte del tecnico argentino, ecco le sue parole evidenziate da TuttoPalermo.net: "Stiamo vivendo un campionato particolarmente disgraziato, che Dio ce la mandi buona. Di sicuro per quanto riguarda il mancato tesseramento di Barros Schelotto, ci sono certi aspetti che non abbiamo approfondito come dovevamo, ma quando ci siamo resi conto che c’erano problemi tutte le componenti del club si sono attivate per risolverli. Ad esempio i suoi procuratori ci avevano assicurato che era in possesso del passaporto comunitario, ma non era così e grazie a noi Schelotto sta ottenendo la cittadinanza italiana. Quanto al riconoscimento dello status di allenatore, probabilmente i suoi sponsor pensavano che in Italia funzionasse come in Spagna, dove le regole Uefa sono recepite diversamente e anche tre anni in panchina in Sud America sono sufficienti in un modo o nell’altro per allenare. Io speravo di convincere Guillermo a restare fino a giugno per poi capire come metterlo meglio a proprio agio. Lui, invece, mi ha ribadito che non se la sentiva di continuare a lavorare da figura ibrida, relegato in panchina da dirigente accompagnatore. Mi dispiace, è un peccato. Forse si è spaventato anche per la prospettiva della prossima stagione, in cui avrebbe dovuto frequentare i corsi di Coverciano due volte alla settimana. O forse lo vedremo presto alla guida di un club argentino, non so. Noi abbiamo fatto il possibile per trattenerlo, credevamo nel suo calcio e nel progetto che aveva in mente. Ora dobbiamo pensare a lavorare e ad andare comunque avanti, per superare nel migliore dei modi queste ingerenze". Il Presidente ha spiegato poi la scelta di affidare le redini della squadra alla coppia Giovanni Bosi-Giovanni Tedesco: "Non si tratta di una promozione, vedremo come va questa soluzione, prima di guardare altrove ho pensato a elementi di valore che lavorano già per noi. È un po’ quello che accadde con Mangia al posto di Pioli. Abbiamo indicato Bosi come primo allenatore, ma lui e Tedesco avranno pari dignità e collaboreranno per il bene del Palermo. Penso che Tedesco non abbia mai avuto dubbi ad accettare, come io non ho nessuna perplessità su di lui. È il momento di restare tutti uniti".