Calcio, l'eterna malinconia per il passato

07.07.2015 00:00 di  Claudio Puccio   vedi letture
Calcio, l'eterna malinconia per il passato
TuttoPalermo.net
© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport

Nel calcio, ma anche in tutti gli altri sport a dire il vero, spesso vengono fatti confronti tra il presente e il passato, ponendosi la classia domanda (probabilmente senza risposta) di chi è stato il migliore di sempre, il più grande di tutti i tempi. Il confronto più celebre è forse quello tra Pelè e Diego Armando Maradona nel calcio, ma gli esempi, anche negli altri sport sono innumerevoli: meglio Micheal Schumacher o Ayrton Senna? Meglio Jordan o "Magic" Earvin Johnson? O LeBron James oggi? Meglio Valentino Rossi o Giacomo Agostini? Chi più forte tra Roger Federer, Rafael Nadal, Andre Agassi, Pete Sampras o John Mcenroe? In questi confronti si tende sempre a preferire il passato, sminuendo l'attuale interprete perchè prima i difensori erano più forti, il pilota contava di più del mezzo, il basket era meno fisico e valorizzava più il talento, nel tennis si giocava con racchette di legno e tanti altri motivi a sostegno della tesi che è sempre meglio il vecchio idolo delle folle rispetto all'attuale. Oggi si assiste alla stessa situazione nell'eterno confronto tra Maradona e Lionel Messi. Meglio il primo, trascinatore delle nazionale ma poco vincente con i club? O meglio il secondo, ad un passo dai trionfi con la nazionale finora mai raggiunti ma plurivincente con il suo club, il Barcellona, che ha trasformato in una delle squadre più vincenti del mondo? Probabilmente questi quesiti non hanno risposta, gli sport si evolvono e ognuno può essere il migliore del suo tempo, Pelè nella sua epoca, Johan Cruijff ha probabilmente inventato il calcio moderno, Maradona ha incantato negli anni 80, Messi è sicuramente il migliore di oggi (e anche in questo caso qualcuno avrebbe da ridire preferendogli Cristiano Ronaldo). Forse, invece di perdersi in confronti spesso stucchevoli, sarebbe più bello tenersi la propria opinione e semplicemente, godersi lo spettacolo a cui si ha la fortuna di assistere.