Dalla Serie A al Palermo, il rendimento dei giovani in prestito

13.02.2020 10:28 di  Tutto Palermo Redazione   vedi letture
Dalla Serie A al Palermo, il rendimento dei giovani in prestito
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© foto di Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net

Nel Palermo che sta dominando in lungo e in largo il Girone I della Serie D italiana (sette punti di vantaggio sul Savoia secondo e addirittura 15 sul Messina terzo) si stanno distinguendo alcuni giovani destinati a far parlare molto di sé nelle prossime stagioni. Arrivati in prestito dalle società di Serie A e Serie B, Manuel Peretti, Masimiliano Doda, Edis Kraja, Mattia Felici, Christian Langella, Andrea Rizzo Pinna e Andrea Silipo, stanno trascinando i rosanero a suon di gol e prestazioni di altissimo livello. È arrivato il momento di analizzare meglio il loro rendimento, di conoscere il percorso che li ha portati in Sicilia e di capire le loro prospettive future.

Classe 2000, Manuel Peretti è arrivato agli ordini di mister Pergolizzi la scorsa estate dall'Hellas Verona, una delle sorprese della Serie A di quest'anno. Difensore che fa della duttilità il suo marchio di fabbrica (nasce centrale ma può adattarsi senza problemi sulla fascia destra e nelle giovanili ha giocato sia da centrocampista che da attaccante), ha sofferto molto nelle prime giornate, passate per la maggior parte in panchina. Da novembre, però, qualcosa è cambiato e Manuel, grazie ai consigli e alla guida di compagni esperti come Crivello e Accardi ha iniziato a vedere il campo con più continuità e si è preso spesso la maglia da titolare. Il momento più alto di una stagione che al momento conta 12 presenze nella recente vittoria contro la Cittanovese in cui è arrivato anche il primo gol tra i professionisti.

Molto più avanti nello sviluppo calcistico è Massimiliano Doda, per tutti Max, terzino destro albanese proveniente dal vivaio della Sampdoria. Arrivato anche lui nel mercato estivo, si è preso subito la maglia da titolare, garantendo corsa, capacità d'inserimento e grande applicazione difensiva. Doti che l'hanno portato anche in Nazionale lo scorso novembre. Al momento lo score parla di 18 presenze e un gol segnato (nella terza giornata contro il Roccella) ma il resto della stagione resta un'incognita: sono ancora da stabilire i tempi di recupero dall'infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio che l'ha costretto all'uscita anticipata nella gara pareggiata col San Tommaso.

Doppia nazionalità, invece, per Erdis Kraja, centrocampista centrale italo-albanese cresciuto nel settore giovanile dell'Atalanta. Di lui Pergolizzi ha da subito ammirato l'intelligenza in campo e la duttilità tattica. Impiegabile davanti alla difesa o qualche metro più avanti, il classe 2000 ha iniziato la stagione da titolare ma deve ancora imparare a gestire meglio le energie. È infatti il giocatore più sostituito nella rosa del Palermo 2019/2020 e nelle ultime giornate è stato spesso in ballottaggio con Langella. Il bilancio resta comunque di tutto rispetto: 20 presenze, 3 gol e 2 assist.

Dal Lecce capace di frenare la corsa dell'Inter appena qualche settimana fa arriva invece Mattia Felici, ala sinistra nato nel 2001 e dotato di un talento fuori dal comune. Giocatore tutto dribbling e fantasia e con un innato senso per l'assist, Felici è una delle note più liete di questa stagione rosanero. Basti pensare che a fine 2019 la sua media voto era la seconda di squadra, appena un gradino al di sotto di quella della stella Santana, 6,37. Dopo aver faticato a trovare la prima rete, arrivata il 20 ottobre 2019 contro il Licata, Felici ha regalato ai compagni due vittorie importantissime per 1-0 contro l'Acr Messina in casa e contro il Giugliano in trasferta nel mese di dicembre. In più ha aggiunto al bottino stagionale anche tre assist. Di lui sentiremo parlare a lungo.

C'è un motivo per cui Kraja è diventato il giocatore più sostituito da Pergolizzi ed ha un nome e un cognome: Christian Langella. 19enne centrocampista solido e con ottime doti negli inserimenti, Langella arriva dal Pisa ed è reduce da un anno di esperienza col Bari. Dopo un girone d'andata al di sotto delle aspettative, il ragazzo è salito di colpi e ha iniziato a vedere il campo con più continuità. La svolta a inizio 2020 con le due reti decisive nelle gare contro il Marsala (vittoria) e il San Tommaso (pareggio per 1 a 1). Da lì non si è più fermato: sempre titolare, ha messo insieme due assist e un altro gol, nel 4 a 2 rifilato alla Cittanovese. In un momento in cui l'attacco rosanero fatica a segnare con buona frequenza si sta rivelando come un'arma tattica preziosa per tenere a debita distanza le inseguitrici.

Ancora tutto da scoprire è invece Andrea Rizzo Pinna, fantasista di scuola Atalanta classe 2000. Arrivato in estate dalle giovanili della Dea, il giovane aveva stupito tutti nel ritiro di Petralia prima di sparire inspiegabilmente dai radar di Pergolizzi. Fin qui ha avuto poche chance di mettersi in mostra (tre le presenze, una in Coppa Italia con il Biancavilla e due spezzoni di gara in campionato contro Palmese e Troina) ma le sue doti offensive sono indiscutibili. Deve ancora maturare, sia a livello tattico che fisico, ma in un attacco che fatica potrebbe vedere aumentare presto il numero dei minuti giocati. Nel frattempo sta imparando il mestiere da veterani come Santana e Sforzini.

Ultimo giovane in prestito al Palermo è Andrea Silipo, ala destra di scuola Roma nato il 17 aprile 2001. Arrivato nel mercato di gennaio in Sicilia, Silipo ha impiegato appena venti minuti per conquistare l'esigente tifoseria rosanero. E l'ha fatto nel migliore dei modi, segnando il gol del 3 a 1 nel derby contro il Savoia con uno splendido pallonetto da posizione defilata. Pupillo di Bruno Conti, di cui ricopre lo stesso ruolo, Andrea è un esterno d'attacco (e all'occorrenza trequartista) che fa della fantasia e della tecnica le sue armi migliori. Dopo aver trascinato due anni fa l'under 17 dei giallorossi alla vittoria del campionato contro l'Atalanta con una doppietta in finale, è arrivato alla sua prima esperienza tra i professionisti. Fin qui Pergolizzi lo ha sempre convocato, regalandogli importanti spezzoni di partita. Molto probabile che il suo spazio aumenti da qui a fine stagione, una volta assimilati gli schemi e i movimenti richiesti dal tecnico.