Frosinone-Palermo, il giorno dopo...

TuttoPalermo.net

Il giorno dopo è sempre più difficile. Cerchi di sforzarti di fare un'analisi lucida, provi a trovare tecnici, tattici, tenti di rientrare sulla via della "cultura sportiva" a cui pensi di appartenere per cercare di spiegare una partita. Ma chi vi scrive non ci riesce per un motivo: quello offerto ieri in Frosinone-Palermo (finita 2-0 per i ciociari, come anticipato da TuttoPalermo.net), non è uno spettacolo assimilabile con lo sport che prende il nome di "calcio". A tratti è stato un incontro di lotta senza quartiere, a tratti una sorta di "gioco senza frontiere" dove si doveva cercare di segnare con tre-quattro palloni in campo, a tratti un rompicapo nel cercare di capire perchè l'arbitro avesse concesso al Palermo prima una punizione dal limite, poi il rigore, poi di nuovo la punizione dal limite senza un'apparente comunicazione con i suoi collaboratori (probabilmente sfuggita a chi scrive nella concitazione di quei momenti). Tutto quello che si è riassunto non sembrerebbe parlare di calcio, eppure una "partita" si è disputata ed una squadra è stata promossa in Serie A (il Frosinone). Il problema (ed è quello che dovremo affrontare non solo noi che raccontiamo, ma anche e soprattutto il Palermo) è che ci è stata tolta la possibilità di analizzare la partita, il gioco (o non gioco per chi volesse criticarlo) dei rosanero in buona parte della partita, gli errori di posizionamento sul primo (e anche bel) gol del Frosinone e anche il resto. Speriamo che questa grande e pesante amarezza antisportiva possa passare e si possa tornare a parlare in futuro ancora di calcio, ma questo "giorno dopo" è veramente duro, troppo duro.