Palermo 2009/2010, i protagonisti: Giulio Migliaccio

Amici lettori di TuttoPalermo.net, proseguiamo l'analisi dei centrocampisti del Palermo stagione 2009/2010. Tocca oggi a Giulio Migliaccio
17.06.2010 12:00 di  Marco Apprendi   vedi letture
Palermo 2009/2010, i protagonisti: Giulio Migliaccio
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© foto di Morini Giacomo

Trenta presenze ed un gol, nella stagione appena trascorsa, per Giulio Migliaccio, ventinovenne centrocampista napoletano. Anche a causa di un infortunio, è partito dalle retrovie quest’anno, ma questa è una costante della sua carriera. Una carriera fatta di corsa, sudore e contrasti. Nella prima fase del campionato, una volta rimessosi fisicamente, viene impiegato da Zenga quasi esclusivamente come difensore centrale, sulla scorta di un esperimento fatto da Ballardini l’anno precedente. Il “Vin Diesel” rosanero risponde all’appello con la solita professionalità e la solita affidabilità. Sgomita, lotta, difende, soffocando per un po’ la sua indole da mediano tutto muscoli. “Salta” Zenga, subentra Delio Rossi ed il nuovo tecnico espone la sua filosofia: ogni giocatore deve giocatore deve giocare nel suo ruolo naturale. Non è una bocciatura per Migliaccio, anche perché fino ad allora non ha affatto demeritato. Anzi. Nell’ultimo match con Zenga in panca (in casa contro il Catania) si toglie pure lo sfizio di segnare un gol. Di certo, però, deve nuovamente provare a scalare delle gerarchie già costituite nella linea mediana del Palermo. Liverani, Nocerino e Bresciano sembrano inamovibili. Ed anche Fabio Simplicio, nel ruolo di riserva di lusso, spesso lo sopravanza.
Addirittura, nel mercato di gennaio, c’è chi paventa una sua partenza… Ma Giulio “il gladiatore” non si arrende, in fondo si sa, “se entra non esce più”. E anche questo è fra i ritornelli più frequenti della sua carriera! Detto, fatto! In poco tempo Migliaccio torna ad essere il mastino di un centrocampo che magari paga pegno in quanto a fosforo, ma che di certo non lesina mai forza, energia e sacrificio. E lui del “senso della fatica” ne fa un credo, diventando un beniamino del popolo rosanero. Si immola nel fare da “bodyguard” a Cassani quando quest’ultimo si lascia andare a scorribande sulla fascia e, quando c’è un pallone che vaga nell’aria a centrocampo, si sa già che a provare l’inzuccata sarà proprio lui! Media sopra la sufficienza, abbondantemente, e sempre tanta professionalità. Voto: 7 Noi ci rivediamo domani, quando toccherà ad Antonio Nocerino.