Palermo, Gilardino: la classe del violinista

23.05.2016 22:40 di Ivan Lentini   vedi letture
Palermo, Gilardino: la classe del violinista
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© foto di Federico Gaetano

Come già anticipato da TuttoPalermo.net, a Palermo c'è un violinista, un'artista del pallone, il suo nome è Alberto Gilardino. Nato a Biella il 5 luglio 1982, giusto in tempo per sobbalzare dalla culla quando a sei giorni di età, l'11 luglio di quell'anno la nazionale italiana a Madrid vinceva 3-1 contro la Germania e conquistava il terzo titolo mondiale. E pensare che il quarto lo avrebbe conquistato lui stesso 24 anni dopo quando si ritrovò a far parte della selezione nazionale più palermitana di sempre. Cresciuto calcisticamente nella squadra del comune di nascita, la Biellese si ritrovò già famoso ed in serie A all'età di 17 anni nelle file del Piacenza con la quale giovanissimo riuscì a realizzare 3 gol. Dal Piacenza poi passò al Verona dove giocò due stagioni, prima di approdare al Parma con la quale riuscì a realizzare 50 reti in 96 presenze. Dopo il boom di Parma si conquistò la chiamata del Milan con quale realizzò 36 reti in 94 presenze e quindi la Fiorentina dove si guadagnò l'appellativo di violinista. In riva all'Arno il violino riuscì a suonarlo 48 volte. Quindi seguirono gli anni di Genoa e Bologna, prima di approdare in Cina alla corte di Lippi nel Guangzhou Evergrande, calcio nel quale non riuscì a trovarsi tanto da durare appena 6 mesi. Infatti finì per tornare quell'anno stesso e finire la stagione a Firenze. Il resto è storia recente. Fu acquistato dalla squadra cinese senza pagarne il cartellino e gli fu affidato fra lo scetticismo generale della piazza rosanero l'attacco rosanero orfano di Paulo Dybala ed Andrea Belotti. Scetticismo dato dai suoi trascorsi in viola, da alcune simulazioni in area pagate a caro prezzo dal Palermo e dal fatto che provenisse dal calcio cinese e quindi con il rischio che venisse a Palermo solamente a svernare. Non a caso l'appellativo più simpatico che gli era stato affibiato fu quello di pensionato. In realtà il buon Gilardino ha smentito tutti disputando una stagione che va oltre i suoi gol che comunque non sono pochi, ben 11 (10 in campionato ed uno in Coppa Italia), e tutti importanti e decisivi. Inoltre 11 reti realizzate senza l'ausilio di calci di rigore. Fra l'altro, nonostante sia stato messo spesso in discussione, quando schierato è stato sempre fra coloro che per impegno e dedizione hanno trainato il resto dei compagni diventando fondamentale per la squadra. Gilardino ha un contratto di due anni ed il solo pensare di poter rinunciare al suo servizio sembra un errore. Per un Palermo probabilmente privo del suo unico fuoriclasse, ovvero il "Mudo", ci appare inpensabile rinunciare alla classe ed all'esperienza di questo artista del pallone.