Palermo, quando Ballardini faceva paura alle "grandi"

Il tecnico rosanero e la stagione 2008-2009.
24.11.2015 21:01 di Giulia Notaro   vedi letture
Palermo, quando Ballardini faceva paura alle "grandi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Correva l'anno 2008, Davide Ballardini prendeva il posto di Stefano Colantuono sulla panchina del Palermo. L'esordio del tecnico ravennate avviene il 13 settembre, quando al Renzo Barbera il Palermo batte la Roma 3-1, il nuovo allenatore rosanero riporta il bel gioco, ma alterna prestazioni maiuscole tra le mura amiche a prestazioni altalenanti fuori casa. Il 2008 è l'anno delle punizioni di Fabrizio Miccoli, dei contropiedi dell'ennesima scommessa vinta Edinson Cavani e di Simplicio dietro le punte; dopo la vittoria esterna a Torino contro la Juventus e il 3-1 in casa contro il Milan, una cosa è certa, il Palermo fa paura alle grandi. I rosanero dimostrano di non aver paura di nessuno, facendosi rispettare da squadre blasonate ma attraversando anche periodi di crisi e chiudendo il campionato all'ottavo posto. Davide Ballardini consegna in seguito le sue dimissioni. Sono passati sei anni da quella stagione, sono passati giocatori e allenatori e ne sono successe di cose, ma il 10 novembre 2015 il cerchio si chiude, Ballardini torna a sedersi sulla panchina del Palermo. Il tecnico rosanero ottiene un pareggio al suo esordio a Roma, contro una Lazio che oggi è una “grande” della serie A, un pareggio che sta stretto alla squadra rosanero che dopo una bella prestazione tenterà di riscattarsi in casa domenica sera contro la Juventus dell'ex Paulo Dybala, ritornando magari ai vecchi tempi, a quella stagione 2008-2009 quando i bianconeri temevano il gioco del tecnico rosanero, riuscito ad espugnare l'Olimpico di Torino, ritornando magari a quando il Renzo Barbera esplodeva di gioia per aver battuto una squadra da importanti palcoscenici.