Palermo, quando il caos regna sovrano

10.02.2016 14:54 di  Roberto Ospedale   vedi letture
Palermo, quando il caos regna sovrano
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

​Storie di ordinaria confusione e scarsa programmazione. La stagione calcistica 2015/2016 dell'U.S. Città di Palermo, verrà ricordata per sempre dal popolo rosanero,e dai calciofili in generale, come la stagione delle "mille" panchine. Prima Giuseppe Iachini, esonerato dopo una sofferta vittoria casalinga contro il Chievo Verona, arriva Davide Ballardini, che dopo l'illusorio pareggio esterno all'Olimpico contro la Lazio, colleziona sconfitte cocenti e un doppio successo contro Frosinone e la "fatal" Verona, dove viene accompagnato all'uscita da capitan Stefano Sorrentino. Finisce qui? Niente affatto, prima dell'esonero Ballardini il presidente Maurizio Zamparini tenta di riportare in sella Giuseppe Iachini che declina l'invito a causa delle scarse garanzie tecniche fornite dalla società.L'opzione di riserva arriva dall'Argentina, la suggestione si chiama Gullermo Barros Schelotto ex stella del Boca Juniors, capace di ben figurare in patria sulla panchina del Lanus. Ad affiancare il "gaucho" alla prima é il tecnico della primavera Giovanni Bosi, che declina l'invito di dedicarsi alla prima squadra, per non abbandonare i ragazzi della primavera. Momento di confusione, ed arriva la disponibilità di Giovanni Tedesco, palermitano e rosanero purosangue che accetta con gioia l'opportunità di far da scudiero all'argentino nell'attesa che il tanto atteso patentino arrivi. La squadra eccezion fatta la disfatta casalinga contro il Milan sembra contenta e segue il duo Tedesco-Schelotto fino all'ultimo colpo di scena odierno quando Schelotto alza bandiera bianca dopo il comunicato ufficiale dell'Uefa. Domanda, non poteva evitarsi tutto ciò? Non si poteva prevedere l'ennesima situazione al limite del fantascientifico? A voi la risposta!