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TUTTOPALERMO.NET - Ex Rosanero, Scarafoni: "Gilardino ha messo in campo grande passione. Non mi aspettavo questo caos in società durante la stagione"

21.05.2016 16:02 di  Marcello Scuderi   vedi letture
ESCLUSIVA TUTTOPALERMO.NET - Ex Rosanero, Scarafoni: "Gilardino ha messo in campo grande passione. Non mi aspettavo questo caos in società durante la stagione"
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© foto di Federico Gaetano

Lorenzo Scarafoni, ex attaccante del Palermo nella stagione 1995/1996 (33 presenze e 9 reti) e poi nel 1997/1998 (24 presenze e 4 reti) è stato intervistato in eslcusiva da Rosario Carraffa, Giuseppe Vanella e Francesco Paolo Palazzo per TuttoPalermo.net durante la trasmissione "Today Sport", in onda ogni sabato e domenica dalle 14:05 alle 17:00 su Radio Tivù Azzurra.

Ti aspettavi un campionato tanto sofferto del Palermo?
"Onestamente no, soprattutto per la presenza di Iachini in panchina, poi Zamparini ha complicato un pò le cose e con il senno di poi questa salvezza è importantissima visto l'andamento della stagione. Nel calcio poi si può vincere e si può perdere ma in generale veder trattare questi tifosi in maniera tanto confusionaria non è bello, soprattutto per chi come me vive la cosa da fuori".

Quali sono i più bei ricordi della tua esperienza con Carlo Mazzone?
"Credo che siano state tre stagioni in cui ho sempre avuto da imparare, ci sono tantissimi aneddoti e sono tutti molto intimi e personali, tutto il percorso comunque riassume una situazione generale positiva in cui sono cresciuto moltissimo".

Come valuti la stagione di Alberto Gilardino?
"Se si analizza tecnicamente è molto simile a Inzaghi, dal punto di vista qualitativo non è eccezionale, però ha la qualità di essere sempre utile e Gilardino ha tutte le carte in regola per poter dimostrare di essere ancora un grande attaccante. A Palermo ha messo in campo grandissima passione, questo è probabilmente merito della piazza che riesce a dare stimoli e rivitalizzare i giocatori".

Cosa ricordi invece del "tuo" Palermo e della piazza rosanero?
"Non è lo stesso Palermo di oggi ovviamente, purtroppo il calcio moralmente è peggiorato tantissimo. Il "nostro" Palermo era povero, non si guadagnavano grandi cifre, ma c'era grande professionalità e molto attaccamento. Con tutto il rispetto per il Palermo attuale, io preferivo il mio".

Come cambia il calcio dalla panchina?
"Se potessi tornerei giocatore senza pensarci troppo! Il giocatore pensa più singolarmente, vivi il tuo calcio e la tua situazione, mentre da allenatore devi pensare al collettivo, alla mediazione con la stampa e tutto quanto ne consegue ed è parecchio stressante, senza dubbio".