Palermo, De Zerbi: "Fino al 2-0 eravamo in partita, poi siamo stati troppo passivi. Ho le mie responsabilità, voglio cercare di dare coraggio alla squadra. Non è facile riproporre quanto fatto col Foggia"

23.10.2016 23:36 di Giuseppe Dragotto   vedi letture
Palermo, De Zerbi: "Fino al 2-0 eravamo in partita, poi siamo stati troppo passivi. Ho le mie responsabilità, voglio cercare di dare coraggio alla squadra. Non è facile riproporre quanto fatto col Foggia"
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Intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium del post gara, il tecnico del Palermo, Roberto De Zerbi, ha commentanto la sconfitta per 4-1 subita dai suoi, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: “Questo Palermo si può salvare, dobbiamo trovare la nostra fisionomia e la nostra serenità. Dobbiamo preparare il match contro l’Udinese nel migliore dei modi. Sapevamo che la Roma era una grande squadra, non potevamo permetterci errori che invece abbiamo commesso. Abbiamo preso tanti gol con Torino e Roma che sono di livello superiore al nostro. Fino al 2-0 non avevamo sofferto tantissimo, poi sì. Non avevamo creato i presupposti per segnare però cercavamo di ripartire. Dopo siamo stati troppo passivi. Bisogna vedere le cose con realismo, dobbiamo sempre lottare e il problema non è perdere, ma rialzarsi subito perché sapevo che situazione avrei trovato qui, poi è il campo a parlare ma dobbiamo metterci di più. Esonero? Sono preoccupato solo per fare il mio lavoro, cerco di dare un po’ più di coraggio alla squadra, non mi spaventa prendere dei gol, voglio che la mia squadra prenda la convinzione di far male all’avversario. È chiaro che non facendo ritiro si fa fatica nel prosieguo. Salvezza? Oggi mi mancavano due titolari in difesa e non mi piace parlare di gennaio, ho accettato di allenare questa squadra e ho le mie responsabilità. Si vede poco quello che vorrei fare io, sicuramente non voglio rinunciare a giocare, delle volte ci si riesce delle altre no, non voglio mettermi in braccio il portiere ogni volta. Non è facile riproporre quanto fatto con il Foggia quando allenavo lì, ci sono alcuni elementi che vanno lavorati perché i miei non li conosco. C’è totale disponibilità e si può sempre migliorare, poi bisogna arrivare a un compromesso di gioco, il tecnico deve capire con chi lavora. Non siamo una squadra di contropiedisti, non dobbiamo forzare la giocata, ma dobbiamo avere la forza di stare là, chi si salva in Italia sfrutta le ripartenze, ma noi non abbiamo queste caratteristiche e quindi dobbiamo passare per il palleggio. Diamanti vuole giocare le palle, anche Nestorovski, ma il gioco passa attraverso la mentalità”.