Palermo, il saluto di Dybala: "U Picciriddu" diventato grande

25.05.2015 00:00 di Marcello Scuderi   vedi letture
Palermo, il saluto di Dybala: "U Picciriddu" diventato grande
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

2-10-12. No, non siamo impazziti. E no, non stiamo dando i numeri. Quella è la data, 2 settembre 2012, che segna l’esordio di Paulo Dybala in Serie A con la maglia del Palermo. Qualche settimana dopo, l’11 novembre, siglerà il suo primo (e secondo) goal con la maglia rosanero, contro la Sampdoria, una doppietta che vale tre punti. Quella per il Palermo sarà una stagione amara, ma per Dybala sarà sempre piena di ricordi e prime volte. Arrivato con sulle spalle il peso, troppo grande, di un’operazione dal costo record di 12 milioni di euro che ha creato forse troppe aspettative, insieme alle dichiarazioni del presidente Maurizio Zamparini che suonava la carica: “E’ il nuovo Aguero!” e che, con il senno di poi, non si era sbagliato di molto. Ci ha messo un po’ ad ambientarsi: nuova lingua, nuovo calcio, nuovi compagni. Tante novità da assimilare e digerire, soprattutto per un adolescente con la faccia pulita, da bravo ragazzo, anzi quasi da “bambino”, ed è proprio per questo che Dybala, in Argentina soprannominato “La Joya”, a Palermo diventa “U’ Picciriddu”. Benefica per la sua crescita la stagione in serie B, con la cura Giuseppe Iachini. Ma non era abbastanza per il popolo palermitano, che ha sempre creduto in lui, anche se a volte è stato difficile e sono arrivate critiche pesanti. “U Picciriddu” però non ha mai aperto bocca, mai una parola fuori posto, mai uno sfogo sui social network. Ha risposto nell’unico modo in cui un calciatore deve rispondere alle critiche: sul campo. Ha contribuito al ritorno in serie A ed ha poi vissuto una stagione da protagonista assoluto nella massima serie: goal, assist e numeri d’alta scuola, tanto da attirare tanti top club, italiani e non. Alla fine l’ha spuntata la Juventus, come a più riprese già anticipato da TuttoPalermo.net, forte dei quattro scudetti consecutivi e della solidità economica arrivata dalle prestazioni in Champions League, perché Paulo vuole restare in Italia e questa, per il nostro calcio, per il calcio del Bel Paese, è una vera fortuna. L’operazione prevede un esborso potenziale complessivo da 40 milioni di euro. I tifosi bianconeri sono perplessi, cifra troppo alta? (Critiche che ai tifosi palermitani danno la sensazione di uno strano déjà vu) Ma Paulo non ha paura, lavoro e sacrificio gli hanno permesso di dimostrare ai tifosi del Palermo che quei 12 milioni li valeva tutti, adesso dimostrerà di valerne 40, o almeno questo gli augura il popolo rosanero che, come ogni genitore, lo ha conosciuto “Picciriddu”, lo ha visto crescere  e, adesso che è grande, lo vede prendere la propria strada. Buona fortuna allora, Paulo, con la speranza che il rosanero possa restare nel tuo cuore così come tu resterai nel cuore dei tifosi rosanero!