Palermo, Tedino: "Dobbiamo concretizzare di più negli ultimi metri. La Gumina diventerà un grande"

27.12.2017 14:00 di  Aldo Sessa   vedi letture
Palermo, Tedino: "Dobbiamo concretizzare di più negli ultimi metri. La Gumina diventerà un grande"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il tecnico del Palermo Bruno Tedino è intervenuto nella Sala Stampa del campo “Tenente Onorato” nella consueta conferenza stampa pre-partita, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: “E' vero, con Ternana e Cesena in termini di realizzazione abbiamo raccolto meno di quanto creato. Nell'ultima partita abbiamo creato 4-5 occasioni molto importanti che ci avrebbero permesso di condurre in serenità più o meno il macht. Delle volte, a Bari, Avellino e Carpi per esempio c'è capitato di essere molto concreti negli ultimi 20 metri: bisogna capire che questa squadra ha fatto un grandissimo lavoro e sta continuando a lavorare per migliorare ancora. Nestorovski? Non può vincere da solo le partite, è sicuramente un giocatore importante, che finalizza comunque il lavoro della squadra. Ieri abbiamo deciso di tenerlo a casa per evitare una ricaduta per dei sintomi influenzali, che però sembra aver superato: si è allenato ed è a disposizione. Rispetto ad Ilija, La Gumina è un giocatore diverso: ci permette con la sua forza, con la sua volontà di attaccare gli spazi. È un ragazzo di assoluto valore e con un ritmo di gambe notevole, che permette di pressare gli avversari e fare il lavoro sporco. Nesto è invece molto abile nell'area di rigore, più scaltro, un piede importante e avendo sei anni in più di Nino ha intuizioni da vero bomber ed ha più mestiere. Se continua ad “arare il campo” come fa ora, anche lui è destinato a diventare importantissimo per il Palermo. Formazione? Non racconto bugie: ho un dubbio in attacco e su un centrocampista. Ho visto bene però anche Trajkovski e La Gumina e voglio decidere con calma. A centrocampo, posso dire che Murawski ha fatto i salti mortali, mentre Chochev e Gnahoré stanno facendo bene, dal mio punto di vista i 90 minuti nelle gambe ce li hanno tutti. A Cesena abbiamo costruito cinque palle gol nel primo tempo. Nemmeno in Champions lo vedo: anche il City ha sofferto nella ripresa con il Napoli. Il Cesena poteva uscire dal primo tempo tre gol sotto. Nella ripresa hanno messo un giocatore di contenimento in più e diventa complicato arrivare in area di rigore. Trajkovski è un giocatore che cuce molto, mentre Chochev e Gnahoré si inseriscono dritti per dritti e sanno far male. Dal mio punto di vista schierare Coronado a sinistra o destra non cambierebbe nulla. Jajalo? E’ un ragazzo genuino e serio, non è un playmaker ma è molto intelligente e importante indipendentemente dai minuti giocati. Quando gli spieghi una cosa lui la fa sempre. A Coronado piace avere la palla addosso, alle volte forse troppo, ma bisogna lasciarli margine per qualche errore; la maturità tattica di Jajalo può certamente aiutarlo. Sono soddisfatto di Rajkovic, anche se ancora fa fatica sugli spostamenti laterali. Migliora sempre, soprattutto nell’ultimo mese, mette sempre almeno uno 0,1%, mi batterò fino all’ultimo per farlo ritornare il giocatore che era perchè se lo merita per le qualità. Balogh ha passato l’inferno, ma penso che anche lui sia sulla buona strada: deve aver pazienza, è un giovane e non è abituato. Si è allenato una settimana in gruppo e alla ripresa potremmo riaverli con noi. I tempi per averli disponibili a tutti gli effetti sono da valutare. Riprenderemo il 9 gennaio. Salernitana? È una squadra che si distende bene con giocatori di gamba, ribaltando bene l’azione con giocatori come Sprocati e Bocalon e gli esterni. La qualità dell’impianto di gioco è importante. Contro il Foggia l’hanno persa alla fine. Quando vuoi avere una squadra organizzata e giochi contro squadre che cambiano assetto tattico diventa più difficile per noi. Non so ancora che sistema abbia scelto Colantuono: noi dobbiamo pensare al nostro, giocare al calcio ed essere propositivi”.