Hellas Verona, ultima della classe o corazzata?

14.05.2016 10:15 di  Ivan Lentini   vedi letture
Hellas Verona, ultima della classe o corazzata?
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

E' una vigilia lunghissima, quasi infinita, quella che precede Palermo-Verona, una vigilia nella quale chiacchere e illazioni la stanno facendo da padrona. Il risultato del chiacchericcio è che si sta presentando il Verona come se il Palermo dovesse affrontare una finale di Champions League contro il Barcellona, è invece in realtà il Palermo dovrà affrontare l'Hellas, ovvero l'ultima della classe per quasi tutto il campionato, l'unica squadra retrocessa senza appello. Come già anticipato più volte da TuttoPalermo.net, non occorre sottovalutare l'avversario, ma non è neanche il caso di amplificarne la forza. E' vero che i veronesi nelle ultime due partite interne hanno vinto contro Milan e Juventus, ma nelle precedenti due casalinghe è stato capace di perdere in casa sia con il Carpi che con il Frosinone ed inoltre in trasferta proviene da 3 sconfitte consecutive.
E' un Verona che non ha mai vinto alcuna gara con le squadre di bassa classifica. Contro il Carpi ha conquistato un punto in due partite, stesso destino contro l'Udinese, addirittura doppia sconfitta contro il  Frosinone ed infine con il palermo è stato battuto a domicilio all'andata nonostante i rosanero nell'occasione si presentarono da separati in casa con l'allenatore. La realtà è che affrontare gli scaligeri nel proprio stadio nell'ultima di campionato era quanto di meglio chiunque squadra affamata di punti poteva augurarsi. Se lo sarebbe auspicato perfino il Presidente del Carpi, Stefano Bonacini, divenuto improvvisamente famoso, piuttosto che affrontare l'Udinese nello stadio dei friulani davanti ad una cornice di pubblico da sold-out e sicuramente a loro ostile. Il Presidente del Carpi in questi giorni tira in ballo le motivazioni per spronare il Verona, ma in effetti quelle non sembrano essere mai mancate tanto che le più grandi soddisfazioni se le stanno prendendo da quando la compagine del Presidente Setti è retrocessa. Di certo il Verona sta onorando e lo farà fino in fondo il campionato, ma i numeri comunque sono spietati e certificano che se la formazione giallo blu staziona in fondo la classifica lo si deve a ben altri motivi. La coppia Toni – Pazzini, roboante nei nomi, si è rivelata scarsamente assortita ed inoltre gli scaligeri hanno pagato le deficienze in altri settori, nonostante in rosa vi siano presenti anche dei buoni calciatori. Il Verona che si presenterà a Palermo non dovrebbe discostarsi molto da quello che ha battuto la Juve con l'eccezione Toni che ha già appeso le scarpe al chiodo, quindi probabilmente vedremo nuovamente il 4-4-1-1 con il giovane Pierluigi Gollini in porta, l'ex Eros Pisano ed Urby Emanuelson sulle fasce, Filip Helander e Matteo Bianchetti difensori centrali, Luca Marrone e Federico Viviani a dare fosforo a centrocampo, Luca Siligardi ed il polacco Pavel Wszolek ali d'attacco, il moldavo Artur Ionita sulla trequarti e Pazzini, se recupera, di punta. La maggiore forza del Palermo spronata dal proprio pubblico, nella speranza che quest'ultimo  diventi fattore decisivo in positivo, anche se la partita non dovesse mettersi subito nei binari giusti, è la migliore carta che i rosanero potranno giocarsi in questa partita che va a concludere una stagione ad ogni modo memorabile.