Palermo, Pergolizzi: "Lancini dovrebbe esserci. La strada è ancora lunga"

26.10.2019 11:24 di Davide Raja   vedi letture
Palermo, Pergolizzi: "Lancini dovrebbe esserci. La strada è ancora lunga"

Rosario Pergolizzi, tecnico rosanero, ha tenuto una conferenza stampa a Carini in vista della trasferta di domani di Nola. Ecco le sue parole raccolte da TuttoPalermo.net: "La mentalità deve essere sempre vincente, soprattutto nelle difficoltà. La fortuna di un allenatore è quella di avere un gruppo che capisce l'importanza dell'obiettivo. Dopo otto vittorie può esserci un calo quindi bisogna inventarsi qualcosa per ricaricare le batterie. Devo valutare la condizione di ogni singolo giocatore in settimana e fare delle scelte. Ancora non abbiamo vinto nulla. Sappiamo che partita dopo partita ci sono insidie, perché sia vincendo che perdendo, la strada è ancora lunga. Il tridente mi sta dando soddisfazione, con la voglia di rincorrere l'avversario e di difendere. Senza sacrificio e coraggio non si va da nessuna parte. I risultati dicono che realizziamo ma qualcosa sotto l'aspetto tattico potrebbe cambiare. Nel calcio moderno non puoi regalare nemmeno un uomo agli avversari. Dobbiamo migliorarci in quello che ancora non sappiamo fare, come l'andare sempre ad attaccare lasciando scoperta la retroguardia. Ho visto qualcosa del Nola, penso sia un gruppo giovane e tecnicamente brave con un campo in cui si possa giocare bene. Ci sarà sicuramente lo stadio delle grandi occasioni. Ho apprezzato l'impegno dei giocatori del Licata nella scorsa partita che si sono seduti perché hanno dato due. Non saranno convocati Accardi, Corsino, Marong, Rizzo Pinna, Ferrante e Mendola. Gli altri cercheremo di recuperarli perché non sono al 100%, ma sono tutti sul pezzo. Lancini ieri è uscito per una botta al ginocchio rimediata domenica, lo tenevamo sotto controllo. Lui sembra stare bene, non dovrebbero esserci problemi. Per Martinelli ancora non posso dare certezze. Doda l'abbiamo recuperato, aveva un risentimento alla coscia da mercoledì. Abbiamo dei fisioterapisti che mi permettono di recuperare presto i giocatori. Questi cambiamenti di campo ogni domenica può dare qualche fastidio ma è anche una questione di abitudine. Noi non screditiamo nessuno e rispettiamo tutti, a cominciare da noi stessi".