Palermo, Bettella: "Abbiamo bisogno di tempo per diventare squadra"

06.09.2022 12:22 di  Claudio Puccio   vedi letture
Palermo, Bettella: "Abbiamo bisogno di tempo per diventare squadra"
TuttoPalermo.net
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il difensore rosanero Davide Bettlla è intervenuto oggi in conferenza stampa, ecco le sue parole raccolte da TuttoPalermo.net: "Trattativa? Ero in vacanza e ho ricevuto la chiamata di Rinaudo. Sono rimasto colpito, Palermo è una piazza grande e ambiziosa per il futuro. Quest'anno il City Group ha acquistato la Società e la storia che ha questa piazza non l'ha nessun altro club in Serie B. Vestire la maglia rosanero è un onore. Ho parlato con il mio procuratore e ho accettato subito la proposta del club. Ho incontrato bravissime persone che mi hanno fatto sentire a casa. Sono persone di valore, con i giusti accorgimenti del Mister potremo toglierci soddisfazioni. Dobbiamo limare alcune cose che non sono andate in queste partite, ma le idee del Mister sono chiare e dobbiamo seguirlo per ambire a qualcosa di grande. Sconfitta con la Reggina? Eravamo in nove nuovi, mancava la compattezza di una squadra. Dobbiamo trovarla allenamento dopo allenamento. Abbiamo avuto un atteggiamento sbagliato perché abbiamo preso tre gol e io stesso mi sono anche fatto buttare fuori. Ripenso a questo episodio, non posso permettermi errori del genere anche perché in questo weekend c'è un big match e mi sarebbe piaciuto giocarlo. Voglio aiutare i miei compagni, la mia testa è a Frosinone dove voglio già riscattarmi. Due giorni prima della partita ero venuto qui al 'Barbera' per la presentazione e mi ero immaginato tutta la gente che sarebbe potuta esserci con l'Ascoli. il Barbera ti trasporta con tanta energia e i palermitani sono dei tifosi che penso non tutti hanno. E' una forza che ci dà in più per affrontare tutte le partite. Avere una tifoseria così alle spalle è qualcosa di raro. Dobbiamo trasformare il 'Barbera' in un fortino dove non deve passare nessuno. Anche a Reggio c'erano tantissimi tifosi e vederli là è sicuramente motivo d'orgoglio. Campionato di Serie B? Ho vissuto il primo anno ai playoff, l'anno successivo mi sono salvato ai playout. Poi ho anche raggiunto la Serie A. La differenza in B la fa il gruppo. Se al tuo fianco hai compagni che danno tutto puoi raggiungere obiettivi memorabili. Noi siamo forti, è un gruppo vivo e allegro. Anche nelle difficoltà se ne esce a testa alta. Dobbiamo seguire le idee del Mister, unirci e affrontare partita dopo partita. Se facciamo così i risultati saranno dalla nostra parte, se ognuno pensa al proprio orticello non si va da nessuna parte. Io questa cosa l'ho passata a Pescara e al primo anno a Monza, il segreto è il gruppo. Realtà Monza paragonabile a Palermo per numero di giocatori nuovi? Monza è stata un'esperienza rara. Il club aveva l'obiettivo di andare in Serie A nel più breve tempo possibile e sono cambiati tanti calciatori in due anni. La Società aveva ambizioni e noi sapevamo che dovevamo raggiungere l'obiettivo. C'era pressione mediatica anche per via di Berlusconi e Galliani. Il primo anno non l'abbiamo passato benissimo, l'anno dopo abbiamo trovato quella compattezza che ha fatto la differenza. Non è facile arrivare in in una nuova squadra, bisogna adattarci l'uno con l'altro anche dal punto di vista dei movimenti difensivi e delle scalate. Sono tutti movimenti che seguendo le idee del mister possiamo assimilare. Dobbiamo trovare compattezza e poi ci potremo divertire".