Palermo, Corini: "Il livello va alzato ogni giorno allenandosi al massimo. Frosinone è un primo step"

15.09.2022 13:00 di  Gabriele Di Tusa   vedi letture
Palermo, Corini: "Il livello va alzato ogni giorno allenandosi al massimo. Frosinone è un primo step"
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© foto di Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net

Eugenio Corini, tecnico del Palermo, è intervenuto in conferenza stampa sulla vittoria del Genoa e dato uno sguardo alla prossima contro il Frosinone, in programma questo sabato allo stadio "Benito Stirpe" di Frosinone. Ecco quanto ha raccolto TuttoPalermo.net: “E’ una partita importante, è vero che col Genoa c’è stata una reazione, però adesso nel solco fatto abbiamo tracciato una linea che ci deve accompagnare. Di miglioramenti ne abbiamo tanti da fare, la cattiveria agonistica e la voglia di combattere siamo la buona strada, sono quelle cose che ti portano a vincere le partite. Mi aspetto che da questo punto di vista ci sia questo tipo di approccio, e su quello ogni settimana cerchiamo di aggiungere qualcosa. Abbiamo sviluppato delle situazioni. Con Fabio abbiamo condiviso i tempi straordinari di quel Palermo. Ricordo il suo primo allenamento qui: giocammo un’amichevole con 6-7.000 persone, ed era emozionato perché veniva da Perugia. Poi per lui è stato un trampolino di una carriera straordinaria. Un ragazzo che si è meritato tutto e adesso è anche diventato un ottimo allenatore, mi fa piacerle ritrovarlo. Voglio vedere sempre progressi, il lavoro settimanale deve portarli. Poi c’è la capacità di leggere le partite e noi stiamo facendo questo percorso in maniera accelerata. La partita di Reggio mi è servita per far capire determinate cose, il punto di partenza deve consolidarsi con un miglioramento continuo. Durante il campionato sapremo indirizzare bene alcune partite, altre meno, ma non possiamo fare passi indietro. Se questi sono la lettura della partita, o s//l’inerzia, ci dobbiamo lavorare. Voglio comunque un miglioramento continuo ma sappiamo quanto questo campionato sia difficile. Siamo agli albori di un progetto tattico. Quello che ho visto in alcune parti della partita di Reggio mi era già piaciuto, e ho visto miglioramenti anche col Genoa, come riusciamo a consolidare il possesso o come attacchiamo l’area. Però il livello va alzato ogni giorno allenandosi al massimo. Frosinone è un primo step: abbiamo fatto delle settimane tipo in termini di lavoro, ora dobbiamo chiudere questo percorso con una prestazione adeguata. Il fatto di Manchester? Ho chiesto alla società di fare un mini ritiro, mi servirà per conoscere meglio i giocatori e la squadra, potremo lavorare meglio e consolidare i rapporti anche tra loro. Ringrazio la proprietà per poter andare in una struttura fantastica, ogni persona desidera lavorare in strutture di livello. Ringrazio ancora la società. Di particolare con Grosso non ci siamo detti niente, certe cose rimangono tra noi. Ci siamo già affrontati in passato, sicuramente oggi è diverso allenando una squadra in cui Fabio è stato protagonista, è sempre una bella cosa. La difesa dico che la linea sta crescendo, si sta creando una fondamentale competizione interna. So di avere alternative importanti e di volta in volta cercherò di scegliere le soluzioni migliori. La genesi è stata che sono arrivato e dopo tre ore eravamo a giocare col Perugia. Abbiamo sviluppato il mercato e il gioco contestualmente, abbiamo lavorato su più fronti, ma sono arrivati 14-15 giocatori nuovi. Di conseguenza ho chiesto alla società di lavorare in una situazione decontestualizzata dalla città, per dare a me la possibilità di conoscere meglio individualmente i giocatori, mi piace conoscere meglio i miei ragazzi. Farlo in ritiro mi permette di sviluppare meglio determinate cose, sono tanti i livelli che ci possono dare informazioni. Ho capito che ci si tiene tanto a questa partita, però certe cose non vengono sovraccaricate. Tutte le partite vanno preparate al meglio, quindi il mio approccio alla partita è a prescindere, se poi ci sarà qualcosa in più da festeggiare in merito al passato sarà qualcosa in più, ma dalla mia volontà di preparare la gara non cambia. L’acquisto di Mateju è stato fatto per un discorso di conoscenza del giocatore e della sua duttilità, avevo bisogno di qualcuno che aprisse la strada dato che molti non li conoscevo. Difensivamente è molto forte, quindi avevo bisogno di questo in questa fase. La lettura col Genoa è stata quella, potevo fare un cambio con Di Mariano e Valente ma ho preferito mettere Soleri per fare un 2vs2 contro di loro, e da ciò sono arrivate due occasioni. C’è sempre la lettura da fare, avere Vido e Soleri mi da quella voglia di poter anche cambiare tattica. Siamo molto contenti, so che la società sta creando il nostro centro sportivo che sarà molto bello. Per me sarà un grande percorso di crescita, avere un centro di proprietà crea cura, puoi sviluppare tutto contemporaneamente, la Sicilia è grande e grazie a questo puoi trovare tanti giocatori che possono arrivare in prima squadra. Il mio stato d’animo è sempre il solito, dobbiamo preparare al meglio la gara e dare le motivazioni giuste ai ragazzi. Di Mariano sta bene, ha avuto un’estate particolare ma adesso sta crescendo. Ha fatto una grande partita col Genoa, il gol di Brunori nasce da una sua azione. Migliorerà nel tempo. Crivello fa parte della rosa, ha giocato qualche partita ma per ora sto facendo scelte diverse. Saric è un calciatore completo, l’anno scorso ha giocato sempre interno, a volte trequartista, è un giocatore che ha personalità, forza, è al 50-60% del suo potenziale, quando uno si allena senza sapere dove andrà non può dare tutto, quindi deve recuperare. Mi sono assunto il rischio di farlo giocare dall’inizio, penso possa diventare un fattore. Gomes è intelligentissimo, si applica tanto, secondo me è quel centrocampista che ci darà una grande mano".