Palermo, Marconi: "Bell'impatto coi tifosi, anche se pochi. Al Sud sono tre categorie superiori. Per vincere serve la giusta alchimia"

31.08.2020 12:45 di  Aldo Sessa   vedi letture
Palermo, Marconi: "Bell'impatto coi tifosi, anche se pochi. Al Sud sono tre categorie superiori. Per vincere serve la giusta alchimia"
TuttoPalermo.net
© foto di Federico Gaetano

Ivan Marconi, difensore centrale del Palermo, è intervenuto nella conferenza stampa odierna dal ritiro di Petralia Sottana. Ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: "Il gruppo è una parte fondamentale per vincere un campionato. Ci possono essere persone stanche, e i compagni che giocano meno devono dimostrare il loro valore. Poi si deve formare un’alchimia importante tra tutti gli elementi e ci vuole anche un po’ di fortuna. A Monza hanno fatto le loro scelte. Una volta presentatasi l'occasione di venire a Palermo non ho avuto dubbi. Le sensazioni sono positive, lavoriamo tanto e fatichiamo. Il mister lo conoscevo per fama, gioca per vincere: è uno dei migliori che ci possa essere. Sono di poche parole ma anche uno che cerca di dare il suo contributo in ogni occasione. Molti giocatori sono dell'anno scorso e ci hanno integrato al meglio. Il calore del pubblico? Al sud sono tre categorie superiori al nord. Col Covid però si naviga a vista. Ho giocato contro il Palermo e so che il pubblico è una componente fondamentale. Come caratteristiche, sono più un centrale. Posso fare il terzino, ma non sono certo un fluidificante, tipo Theo Hernandez. Gol? In due anni ho fatto tre gol, una dozzina in tutta la carriera, prevalentemente su palla inattiva. In quelle occasioni si cerca d sfruttare al massimo la bravura dei compagni. Il lavoro tattico è fondamentale e il tecnico non è secondo a nessuno. Siamo solo agli inizi, cercheremo di apprendere il più possibile. Ringrazio Bellusci per aver detto che sono il marcatore più forte. Da lui ho appreso tanto, è un giocatore con più di 100 presenze in serie A. Non so se sono il più forte, ma una delle mie qualità è la marcatura a uomo. Abbiamo parlato della piazza? Mi ha detto di venire subito, perchè l'ambiente era bello. Ho avuto un impatto positivo con i tifosi che sono venuti in ritiro, anche se l’anno scorso mi hanno detto che c’era molta più gente. Il tifo qua è spettacolare. Ricordo che con la Cremonese abbiamo strappato allora un pareggio, ma l'ambiente era trascinante. Il Girone C è molto difficile, i sono tante compagini che vogliono vincere a tutti i costi. Ci vogliono fortuna e unione d’intenti, ma soprattutto perseveranza. Ho vinto un campionato dove a metà stagione eravamo a meno 11. C'è Vai che è una bella piazza. Difesa alta? Ogni allenatore ha il suo modo di vedere la linea difensiva. Noi dobbiamo essere bravi ad apprendere il prima possibile. Giocando alti bisogna assumersi più responsabilità; i meccanismi diventeranno più fluidi col tempo. Previsioni? Io non ne faccio, non sarebbe giusto e sarebbe prematuro. A Monza e Cremona non è stato facile vincere subito. Il vero obiettivo è quello di costruire un gruppo coeso che possa dare soddisfazioni a tifosi e società".