Napoli, rebus Insigne: distanza sul rinnovo e aria d'addio

Lorenzo Insigne (30), protagonista di Euro 2020 e dello strepitoso avvio di stagione del Napoli, avrà sempre immaginato di terminare la sua carriera davanti al suo pubblico allo stadio "Diego Armando Maradona", un pubblico che con lui è sempre stato molto severo, ma non per un reale astio verso il giocatore quanto perchè da lui, napoletano con la maglia partenopea, si pretende sempre che non sbagli mai dimenticando però che i calciatori, prima di essere atleti, sono esseri umani ed in quanto tali possono sbagliare, anche i migliori. Il contratto di "Lorenzo il Magnifico" tuttavia è in scadenza a giugno 2022, dal primo di luglio Insigne sarà svincolato e la trattativa per il rinnovo sembra più in salita che mai. La dirigenza partenopea ha deciso di abbassare il monte ingaggi totale della squadra e di conseguenza le offerte portate all'attenzione del capitano del Napoli partono da una parte fissa al ribasso con però un maggiore numero di bonus, offerte che Insigne non sembra voler accettare. Alle soglie dei 31 anni l'attaccante, che vanta più di 300 presenze con la maglia della squadra campana, è ben conscio che questo contratto potrebbe essere l'ultimo cospicuo della sua carriera e, essendo campione d'Europa in carica e titolare fisso del Napoli, non è intenzionato ad andare al ribasso. D'altro canto al momento per lui sono arrivate solo offerte milionarie dalla MLS americana anche se l'Inter di Simone Inzaghi resta prepotentemente alla finestra, in attesa di capire se esiste la reale possibilità di accaparrarsi il giocatore a parametro zero. Che questa trattativa sia l'ennesima prova che le bandiere nel calcio moderno non esistono più?