Palermo, Inzaghi: “Chi giocherà domani non ci sarà con la Cremonese. I giovani per me rimangono perché sono forti E devono…”

08.08.2025 15:17 di  Gabriele Di Tusa   vedi letture
Palermo, Inzaghi: “Chi giocherà domani non ci sarà con la Cremonese. I giovani per me rimangono perché sono forti E devono…”
© foto di Gabriele Di Tusa / TuttoPalermo.net

Filippo Inzaghi, tecnico Rosanero, ha rilasciato delle dichairazioni in conferenza stampa, ecco quanto ha raccolto TuttoPalermo.net: “Sono molto contento del mercato della società. È chiaro che se capita qualche occasione non ci faremo trovare impreparati. Per la passione che c’è a Palermo non ho bisogno della partita di domani. Sarà una grande giornata di sport. Siamo onorati per questa sfida di prestigio che la città merita. Giochiamo contro dei marziani ma dobbiamo cercare di fare una bella partita e ripagare l’affetto della gente. Voglio vedere gente che lotta su ogni pallone che inizia a capire cosa significhi indossare questa maglia. Ringrazio anche Pastore per la sua visita e le sue parole. Ci vorrà tanto tempo e tanto lavoro. Bisogna saper sognare. Questi giocatori devono sognare palcoscenici importanti. Domani so cosa vorrà dire vedere questo stadio per noi. Ho l’unico desiderio che la squadra cominci a capire cosa vuol dire indossare questa maglia. So quante persone ci saranno e la coreografia prevista. Se saremo bravi verranno in 35mila anche in campionato. Magnani ha avuto un permesso societario. Non ci sarà domani così come Di Francesco. Mio fratello Simone l’ho sentito ma queste partite si preparano da sole. Chi giocherà domani non ci sarà con la Cremonese. A Cremona cambierò 5/6 giocatori. Voglio arrivare all’inizio del campionato con 17/18 giocatori pronti. Sarà emozionante domani quando entrerò in campo per il riscaldamento. So cosa la gente ci riserverà. Sarà un orgoglio anche stasera stare nello stesso tavolo con Guardiola e la nostra dirigenza. Un pubblico così deve essere un vantaggio e non una pressione. In Serie B nessuno ha i nostri tifosi. Cerco di essere il più possibile me stesso e di trasferire alla squadra quello che sono stato. Essere allenatore è difficile perché bisogna gestire 30 teste. Preferisco una pura verità ad una bella bugia: spero di farmi apprezzare per questo. Se la squadra è brava ad accettare gli errori dell’allenatore allora faremo un passo in avanti. Mentalmente la squadra sta bene. Guarderò l’atteggiamento e la voglia. Spero di arrivare alla prima giornata con le gambe pronte. I giovani per me rimangono perché sono forti e devono imparare tanto. Non guardo in faccia nessuno: chi ci fa vincere le partite gioca. Qui possono crescere molto e darci una grossa mano. Può succedere di tutto ma l’intenzione è di far rimanere tutti. Non ci sono ancora le partite di campionato ma finora non c’è stata una multa, un ritardo o una lamentela. Hanno tutti tanta voglia. Anche i nuovi hanno portato la giunta mentalità. Quando affronti una delle squadre più forti del mondo hai un motivo di grande soddisfazione e orgoglio. Palermo merita tutto questo e al di là della forza dell’avversario mi auguro che la mia squadra dimostri che sta nascendo qualcosa di positivo. Sono molto contento dei miei ragazzi. Sulla catena di sinistra abbiamo un professore: Augello. All’occorrenza anche Gyasi può ricoprire quel ruolo. La fiammella l’ho quotidianamente accesa, altrimenti non sarei qui. Le aspettative sono tante e anche le responsabilità, ma queste cose mie esaltano. Un pubblico del genere non può che renderci orgogliosi. Il tifosi del Palermo ci regalerà un’atmosfera unica anche in campionato se saremo bravi. Apprezzo molto Guardiola. Mi sono concentrato molto sulla dedizione al lavoro. Domani non sarà semplice. Giocando contro questi marziani non sarà facile attuare le nostre cose ma ci proveremo. Stiamo diventando squadra. Gli attaccanti sono i primi a difendere. Questa squadra con la palla è la migliore della B, bisognava migliorare molto senza palla”.