FIGC, ecco i motivi del proscioltimento degli 11 club indagati per l'inchiesta plusvalenze

La FIGC ha comunicato i motivi che hanno portato al proscioglimento degli 11 club indagati nell'inchiesta plusvalenze chiudendo la diatriba.
23.04.2022 12:37 di  Marcello Scuderi   vedi letture
FIGC, ecco i motivi del proscioltimento degli 11 club indagati per l'inchiesta plusvalenze
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© foto di Valeria Bittarelli

Come già comunicato su TuttoPalermo.net QUI, la FIGC è arrivata ad una sentenza di primo grado nell'inchiesta sulle plusvalenze sospette nel mondo del calcio, i club coinvolti erano 11 tra cui anche Juventus e Napoli. Tutti i club sono stati prosciolti e la motivazione è la stessa che ha portato alcuni anni fa al proscioglimento anche di Inter e poi Milan per inchieste analoghe, precedenti che rendevano il tutto abbastanza scontato. La procura federale aveva portato avanti la causa supponendo che le 11 società interessate avessero gonfiato le plusvalenze vendendo giocatori ad un prezzo di mercato più alto rispetto a quello riportato dal noto sito Trasnfrmarkt, tuttavia il Tribunale Sportivo ha reso noto che il sito in questione non è un organo ufficiale in grado di decretare l'esatto valore di un giocatore e che non esistono parametri oggettivi ed assoluti cui fare riferimento per decidere il prezzo del cartellino da richiedere in fase di trasferimento. La FIGC ha comunicato che soltanto la FIFA potrebbe andare a creare dei parametri per regolare i prezzi di vendita dei tesserati ma al momento non esiste nessun regolamento in merito. Come ci si aspettava dunque i club sono stati prosciolti in quanto liberi di chiedere qualsiasi prezzo per i propri tesserati come d'altronde è sempre stato, non a caso ad ogni sessione di mercato si sentono presidenti di vari club rilasciare interviste richiedendo prezzi fuori mercato per i propri assistiti e soprattutto non si può prendere il valore di mercato fissato da un sito non ufficiale come valore ufficiale cui fare riferimento, ponendo un esempio Kylian Mbappè sul noto sito sopracitato ha un valore di mercato di 160milioni eppure, qualora il PSG dovesse venderlo, difficilmente andrebbe via per cifre inferiori ai 250milioni, questo proprio perchè ogni club valuta il prezzo dei propri tesserati in maniera indipendente e per controvertire ciò servirebbe che un organo competente ufficiale come la FIFA ponesse dei limiti e dei parametri da rispettare che tuttavia al momento non ci sono.