Catanzaro: Foresti: "Chiedo scusa alla città e alla dirigenza"

04.11.2020 21:21 di Roberto Ospedale   vedi letture
Diego Foresti
TuttoPalermo.net
Diego Foresti

Il direttore generale del Catanzaro Diego Foresti è intervenuto  in sala stampa usando parole dure nei confronti della propria squadra ecco quanto raccolto da ​​​​TuttoPalermo.net: "Ho deciso di venire io in sala stampa al posto del mister perché la società è giusto che ci metta la faccia perché è inutile che venga sempre il mister a chiedere scusa, dopo la vergognosa sconfitta di Terni siamo incappati in un'altra partita brutale,  brutale perché non esiste che con due uomini in più in vantaggio di un goal con un rigore che per la prima volta forse non ci spetta, siamo riusciti a far pareggiare gli avversari, la squadra va in ritiro subito è finito il tempo dei confort, della bella vita non me ne frega un cazzo un cazzo, noi ci stiamo mettendo l'anima, l'impegno ed i soldi, da stasera nessuno va a casa fin quando forniranno queste prestazioni non l'altezza di quanto merita questa piazza, chiediamo scusa alla società, al presidente ai fratelli non dormo da sabato notte, ultima notte che ho dormito, visto che domenica abbiamo fatto una figuraccia, stasera un'altra figuraccia  forse anche peggio di domenica, dopo le prediche ed il lavaggio del cervello che ci siamo fatti negli spogliatoi evidentemente non è servito, c'è un problema è evidente cercheremo di risolverlo al più presto da stasera si va in ritiro i ragazzi devono capire che la maglia che indossano merita rispetto perché non è possibile continuare a fare queste prestazioni che nemmeno in terza categoria si vedono fare, siamo in una situazione imbarazzante dovete sapere che io la dirigenza lo staff tecnico lavoriamo 15 ore al giorno forse qualcuno non ha capito che questo è un lavoro ,molta gente oggi neanche ha un lavoro oppure suda per 900 euro al mese questi ragazzi guadagnano tanti soldi per correre 1 ora e mezza e neanche lo fanno, fino ad oggi hanno avuto un amico nello spogliatoio oggi non l'hanno più,  se non cambieranno registro il paradiso diventerà un inferno".