Palermo, il City Group senza fretta sull'allenatore: ecco le probabili motivazioni

La nuova società sta agendo con fin troppa calma nella ricerca del nuovo tecnico, i motivi potrebbero essere un chiaro modus operandi aziendale.
06.08.2022 10:51 di  Marcello Scuderi   vedi letture
Palermo, il City Group senza fretta sull'allenatore: ecco le probabili motivazioni
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© foto di Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net

Il campionato di Serie B inizierà tra meno di dieci giorni eppure il Palermo non ha ancora il nuovo allenatore dopo le dimissioni di Silvio Baldini che hanno preso in controtempo la nuova società che gli aveva rinnovato la fiducia dopo la vittoria dei play-off, eleggendolo anche a volto simbolo per la campagna abbonamenti. La situazione, come già anticipato da TuttoPalermo.net, inizia a far mormorare negativamente sulla nuova proprietà, ci sono tuttavia alcuni aspetti su cui è giusto riflettere. Bisognerebbe iniziare a pensare che la società non aveva vagliato nessun allenatore, non si tratta di un esonero societario, una scelta quindi ponderata e voluta con dietro un precedente studio su un eventuale sostituto: Baldini si è dimesso improvvisamente giorno 27 luglio prendendo in controtempo sia Dario Mirri che la nuova società. Il secondo dato da prendere in considerazione è che il City Group non è molto propenso agli esoneri, la scelta dell'allenatore deve, dal loro punto di vista, essere oculata ed il più ponderata possibile per aprire un ciclo di più anni, non si sta cercando semplicemente qualcuno da far sedere sulla panchina il prima possibile. La parola cardine di questo nuovo Palermo è progettualità: un progetto a lungo termine con obiettivi aziendali fissati a corto, medio e lungo raggio. Certo è che il nuovo allenatore troverà all'inizio una squadra che sarà una tabula rasa, a cui inculcare la propria idea di gioco e sopratutto una squadra con giocatori arrivati fino ad adesso con un'altra filosofia calcistica e probabilmente di modulo, ma Ferran Soriano a dirla tutta era stato piuttosto schietto in fase di presentazione, quando ha affermato che questo sarebbe stato un campionato di transizione in cui l'obiettivo primario sarebbe stato costruire una squadra per mantenere la categoria con la promozione in Serie A come obiettivo futuro ma non immediato: insomma l'idea che il City Group avrebbe messo mano al portafogli uscendo milioni di euro per creare una squadra schiacciasassi con cui dominare il campionato di B non è mai stata un'idea realistica. Progettazione lenta e ponderata, così come la scelta del nuovo allenatore, un'idea societaria a cui, a Palermo, non si è ancora molto abituati ma che sarebbe meglio iniziare ad assimilare.