Palermo, Osti: “Tutti gli obbiettivi prefissati sono stati raggiunti. Brunori è il capitano e ci aspettiamo tante cose”

Carlo Osti, direttore sportivo del Palermo, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni della società facendo un resoconto in chiusura di mercato. Ecco quanto ha raccolto TuttoPalermo.net: " Sono molto contento del mercato che abbiamo fatto perché abbiamo centrato tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati. Devo ringraziare il City Football Group per l’aiuto e il supporto che mi ha dato per questa mia seconda fase di mercato palermitana. Ho lavorato su delle idee che mi ero fatto. Sono arrivato a gennaio e ritenevo che questa squadra avesse bisogno di più esperienza e di giocatori di Serie A che venissero a Palermo con grandi motivazioni. Spero di aver raggiunto questo obiettivo. D’accordo ovviamente con Inzaghi abbiamo cercato di costruire una squadra su questi parametri. Non ho rimpianti. L’unico è Donnarumma. Scherzi a parte, siamo molto contenti di aver preso Joronen, che ha grande esperienza in categoria. Avella è fatta. Adesso direi che la squadra è competitiva in tutti i reparti, anche a livello difensivo: siamo in cinque per tre ruoli. Valuteremo in questi giorni cosa fare ulteriormente, ma penso che potremmo anche andare avanti così. Il Palermo è stato protagonista anche nel mercato in uscita? È stato fatto un grande lavoro perché abbiamo rinunciato fin da subito a dei giocatori che poi si sono accasati da altre parti. Direi che poi quelli fuori dal progetto hanno trovato tutti squadra, tranne Verre, al quale sono legato come ragazzo perché l’ho avuto anche alla Sampdoria. Mi spiace sinceramente, però adesso vedremo i mercati ancora aperti e valuteremo cosa succederà. Abbiamo gestito il mercato al meglio. Per quanto riguarda i portieri, mi auguro intanto che possano riprendersi il più in fretta possibile e poi gestiremo di volta in volta le cose. Per quanto riguarda Magnani, la società è stata vicinissima al giocatore, è stato un dramma umano. Mi auguro che Giangiacomo possa risolvere al più presto i suoi problemi personali, riaverlo qui tra noi sarebbe bellissimo. Gli faccio tantissimi auguri e spero ovviamente che anche da un punto di vista professionale possa far vedere tutto quello che vale. Il fatto che siamo la squadra più vecchia della categoria ovviamente mi collega al discorso dell’esperienza. Abbiamo tenuto i giovani che riteniamo siano molto forti e anche questi ragazzi hanno tutti avuto esperienza in B. Corona poi ha fatto molto bene a Pontedera, in Lega Pro, quindi abbiamo dei giovani sui quali sappiamo di poter contare in qualsiasi momento. Brunori è il capitano di questa squadra, è l’uomo più rappresentativo, rappresenta il Palermo, la città. Quindi ci aspettiamo da lui grandi cose. Ma soprattutto penso che il reparto d’attacco sia molto migliorato e quindi in questo momento Inzaghi può avere parecchie soluzioni offensive . È un allenatore vincente, che ha portato un grande entusiasmo perché lui ha un entusiasmo contagioso, prepara benissimo le partite e le situazioni. Non fa pesare il suo passato e questo ha creato una grande empatia con il gruppo dei calciatori, si è presentato molto bene. Abbiamo scelto il meglio che ci potesse essere in categoria perché Inzaghi conosce molto bene la Serie B e dà l’impressione sempre di fare ogni cosa come se fosse la più importante della sua vita. Penso che ci fosse bisogno di un cambiamento, indipendentemente dal nome di Inzaghi, questo cambiamento è avvenuto e penso che la città e i tifosi abbiano apprezzato questo. Le prime sensazioni sulla squadra sono positive? I ragazzi hanno lavorato bene nel ritiro di Châtillon. Hanno fatto bene in Coppa Italia, c’è stata una bellissima amichevole col City, sono partiti bene in campionato, con quattro punti in due partite casalinghe. Penso che la partenza sia stata buona. Certo, si può sempre migliorare, ma soprattutto vedo che siamo indicati come la squadra da battere. Ritengo che ci siano delle altre squadre che si sono rinforzate o attraverso un mercato intelligente, come ha fatto il Venezia, oppure trattenendo dei giocatori di Serie A dell’anno precedente, come ha fatto il Monza. Ci dobbiamo aggiungere anche l’Empoli. Noi siamo il Palermo e non dobbiamo aver paura di nessuno, ma nello stesso tempo sappiamo che questo campionato è molto competitivo sia per quanto riguarda la promozione che per la salvezza. Il messaggio della piazza è stato eloquente, con tutti gli abbonamenti che hanno fatto. C’è di nuovo entusiasmo. Adesso starà a noi mantenere alto questo entusiasmo e cercare di entusiasmare di partita in partita”.